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Poz a un passo dall'Aquila

Proseguono le trattative per portare il play della Metis alla Skipper

Pozzecco, l'hanno vista a Bologna.
«Sto girando. Sono stato a Trieste, Milano Marittima e...».
A Milano Marittima non c'è una squadra di basket.
«Vogliamo parlare di Fortitudo...».
L'hanno vista in piazza Azzarita.
«Per forza. C'è un mio amico che deve aprire un nuovo locale lì».
E ha visto Savic.
«Leggo, queste cose come tutti voi».
Nega il contatto con Seragnoli?
«No. Abbiamo parlato, l'abbiamo fatto pure l'anno scorso».
E Savic?
«Avrà chiacchierato con il mio agente. Ma per altre questioni. Il fatto è che a Varese ho vissuto 8 anni fantastici. Ma Bologna è speciale. Dovessi scegliere tra Virtus e Fortitudo, non avrei dubbi, Aquila tutta la vita. Però...Sono 10 anni che si parla di Pozzecco a Bologna. Non s'è mai concluso nulla».
C'è lo scambio: lei qua, Meneghin a Varese.
«Se lo prendiamo come discorso da bar ha una logica».
Lei non lo ammetterà mai, ma il Menego ha deluso. Solo lei può riaccenderlo.
«Potrei farlo a Varese».
Lo sa che l'etichetta di varesino qua è negativa?
«Galanda ha fatto bene. Vi ha fatto vincere l'unico scudetto. E a Varese sto da re. Se vado via devo pensarci almeno 500.000 volte».
Se arrivasse in Fortitudo dovrebbe pagare i tifosi per insultarla. Più la stuzzicavano più giocava bene.
«Vero. I cori avversari mi hanno sempre caricato. Forse devo restare un avversario per sempre. Chissà...» Intanto il Poz ha parlato anche con Boniciolli. Ora si può parlare di affare fatto.
Alessandro Gallo
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