PESARO — Forte come un bicchiere di alcol puro. Ingoiato tutto in un attimo come in una gara da saloon, tra uomini duri. Questo è stato il match tra Scavolini e Benetton. Questo è quello che ha regalato questo incontro alla fine. Cinque minuti intensi come pietra che hanno bloccato tutto e tutti. Cinque minuti giocati sul filo dello spessore nervoso quando tutto si è andato a decidere sul filo dei tiri liberi in una gara tra Booker ed Edney, il play della Benetton. Ha vinto Pesaro, ha vinto Booker regalando alla Benetton un altro finale spezzato, come le era successo la settimana scorsa sul campo del Barcellona. Un cambio di scenario improvviso quello che hanno regalato queste due formazioni. Perché fino a cinque minuti dal termine era stato tutto un gioco di precisione, per puntatori, cecchini e per rifornitori di pallottole. Tiro da tre e poca difesa. Un canovaccio quasi classico per queste due formazioni, visti i precedenti. Invece il finale ha regalato uno scampolo di grande gara, intensa e bellissima. Dove anche Traina si è guadagnato la pagnotta portando a casa cinque punti in un momento incandescente.
Una partita comunque con diversi e grandi protagonisti e un solo fantasma: gli spettatori. Pochi sulle tribune per una gara che valeva molto di più del prezzo del biglietto. Confermando che questa Scavolini le sue cose migliori riesce a farle vedere, tranne eccezioni indecorose, in questa coppa di Eurolega. E che è ancora tutta lì, tutta da giocare se verrà superato l'ostacolo Skipper fra sette giorni. E il popolo già sogna. Sogna un grande esodo in quel di Barcellona per andare a vedere la partita della vita, quella che in caso di vittoria potrebbe portare Pesaro a Casalecchio per le finali.
Il grande sogno a volte lasciato dentro il cassetto, a volte spolverato. Ed ora eccolo servito in tavola dopo la vittoria conquistata prima contro la Skipper a Bologna. Un incontro che Pesaro porta a casa perché ancora una volta le guardie sono riuscite a gettare un ponte tra i lunghi _ gran partita di Tusek _ e Booker.
Benissimo Middleton, bel finale di Traina, buono Pecile al tiro. In questi tre giocatori è forse il segreto di questa importante vittoria.
Maurizio Gennari
Una partita comunque con diversi e grandi protagonisti e un solo fantasma: gli spettatori. Pochi sulle tribune per una gara che valeva molto di più del prezzo del biglietto. Confermando che questa Scavolini le sue cose migliori riesce a farle vedere, tranne eccezioni indecorose, in questa coppa di Eurolega. E che è ancora tutta lì, tutta da giocare se verrà superato l'ostacolo Skipper fra sette giorni. E il popolo già sogna. Sogna un grande esodo in quel di Barcellona per andare a vedere la partita della vita, quella che in caso di vittoria potrebbe portare Pesaro a Casalecchio per le finali.
Il grande sogno a volte lasciato dentro il cassetto, a volte spolverato. Ed ora eccolo servito in tavola dopo la vittoria conquistata prima contro la Skipper a Bologna. Un incontro che Pesaro porta a casa perché ancora una volta le guardie sono riuscite a gettare un ponte tra i lunghi _ gran partita di Tusek _ e Booker.
Benissimo Middleton, bel finale di Traina, buono Pecile al tiro. In questi tre giocatori è forse il segreto di questa importante vittoria.
Maurizio Gennari
Fonte: Il Resto del Carlino
