CANTU' - Cantù ammaina la sua bandiera. Antonello Riva ha deciso di lasciare la squadra brianzola, ma non di lasciare il basket. "Voglio giocare - spiega - almeno per un'altra stagione. Le prestazioni dello scorso anno, la reazione del mio fisico, i buoni playoff che ho disputato mi hanno dato la spinta finale a giocare ancora". Ma non più con la maglia di Cantù, la seconda pelle di Antonello Riva. Memorabili gli anni di Bianchini, quando conquistò uno scudetto (1981), due coppe Campioni (1982 e 1983), due coppe delle Coppe (1979 e 1981), memorabili gli anni del ritorno a casa nel 1998 con la società vicina al tracollo economico. "Sicuramente dispiace lasciare dopo un campionato così esaltante. Da quando sono ritornato quattro anni fa ne abbiamo passate tante, la società ha ritrovato stabilità economica, ci siamo salvati per un soffio, poi nell'ultima stagione ci siamo tolti parecchie soddisfazioni con la semifinale scudetto e la qualificazione all'Eurolega. Mi hanno comunicato che non rientravo più nei programmi, in un certo senso me l'aspettavo dopo due mesi senza contatti. Comunque non voglio fare polemica, accetto la loro decisione e guardo avanti". "Adesso mi guardo intorno - prosegue Riva -, per la prima volta in carriera ho un agente (Riccardo Sbezzi, ndr) che si occupa della mia prossima squadra". "Nembo Kid" non ha preclusioni: "La categoria non mi importa, cerco un progetto serio. Magari una società che mi possa proporre un inserimento nei quadri dirigenziali". Un discorso aperto c'è già: "C'è la proposta di Rieti in B-1 che è molto interessante anche perché dopo potrei fare l'allenatore che è il mio nuovo obiettivo. Comunque è ancora presto, aspettiamo prima di vedere".
g.d.s.
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