FABRIANO — Tempo di summit mercato in casa Fabriano. Giusto qualche ora per riprendere confidenza con la sua città cominciando a smaltire stanchezza e fuso orario e già coach Carmenati torna in azione. Oggi stesso farà il punto sul mercato (c'è da definire il play, con Tony Giovacchini vicino alla firma) assieme al presidente Biondi, il vice D'Ovidio e gli altri esponenti del Cda. Poi, già da questa sera o al più domani, riprenderà la fitta rete di contatti alla ricerca di play e pivot titolari, ma anche delle seconde linee.
«Tanto entusiasmo». Gli ingaggi in sequenza di Hulett, Porter e Clark concretizzati dal coach durante la sua permanenza negli Stati Uniti hanno mitigato l'amarezza per l'addio a Monroe e Thompson. Vuoi perché con 400 mila dollari ci si è portati a casa tre baldi giovanotti in orbita Nba contro i 600 mila necessari per trattenere i due idoli trasferitisi a Roseto e Udine; vuoi perché in società tutti hanno apprezzato il progetto rinnovamento e linea verde. «Noto con piacere che anche le forze economiche cominciano a lanciare qualche segnale», sottolinea il presidente Biondi. «Si comincia a credere in un piano incentrato sul contenimento dei costi, ma non per questo meno interessante tecnicamente. Anzi, sin d'ora i miei complimenti a Carmenati che ha centrato i primi colpi e che con la sua grande esperienza sul mercato americano ha sfruttato al meglio il rapporto qualità-prezzo».
Cambia il club. La passione che si riaccende la si vede dalla «spia» di un campagna abbonamenti (lo sconto del 5 per cento è valido fino al 14 agosto) in grado di fornire già buone e sorprendenti risposte, ma anche dalla mobilitazione della platea. E' il caso del club «Alta tensione», vicino a una svolta importante. Non dovrebbe cambiare nome, ma quasi certamente identità il gruppo che ha intenzione di passare all'autogestione e al totale svincolo dai sussidi economici ricevuti dalla società. Di questo e altro di parlerà nella riunione di mercoledì (ore 21,15) al Circolo ippico.
a.d.m.
«Tanto entusiasmo». Gli ingaggi in sequenza di Hulett, Porter e Clark concretizzati dal coach durante la sua permanenza negli Stati Uniti hanno mitigato l'amarezza per l'addio a Monroe e Thompson. Vuoi perché con 400 mila dollari ci si è portati a casa tre baldi giovanotti in orbita Nba contro i 600 mila necessari per trattenere i due idoli trasferitisi a Roseto e Udine; vuoi perché in società tutti hanno apprezzato il progetto rinnovamento e linea verde. «Noto con piacere che anche le forze economiche cominciano a lanciare qualche segnale», sottolinea il presidente Biondi. «Si comincia a credere in un piano incentrato sul contenimento dei costi, ma non per questo meno interessante tecnicamente. Anzi, sin d'ora i miei complimenti a Carmenati che ha centrato i primi colpi e che con la sua grande esperienza sul mercato americano ha sfruttato al meglio il rapporto qualità-prezzo».
Cambia il club. La passione che si riaccende la si vede dalla «spia» di un campagna abbonamenti (lo sconto del 5 per cento è valido fino al 14 agosto) in grado di fornire già buone e sorprendenti risposte, ma anche dalla mobilitazione della platea. E' il caso del club «Alta tensione», vicino a una svolta importante. Non dovrebbe cambiare nome, ma quasi certamente identità il gruppo che ha intenzione di passare all'autogestione e al totale svincolo dai sussidi economici ricevuti dalla società. Di questo e altro di parlerà nella riunione di mercoledì (ore 21,15) al Circolo ippico.
a.d.m.
Fonte: Il Resto del Carlino