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Coop, un puzzle che prende forma

Si stanno cercando due ali e un lungo, da affiancare a Podestà, Casoli e Kelecevic

TRIESTE - Se il mattino ha l’oro in bocca, per la Pallacanestro Trieste non è ancora spuntata l’alba. La Coop Nordest continua a rincorrere i suoi obiettivi di mercato nel tentativo di presentarsi al raduno programmato per l’8 agosto con una squadra il più possibile completa. Un’impresa tutt’altro che agevole, visto il risicato budget con il quale Ghiacci e Pancotto devono fare i conti ma soprattutto considerata la spietata concorrenza delle società di serie A e di Legadue. Sistemate sei caselle nel puzzle della nuova Coop, la Pallacanestro Trieste è alla ricerca di due ali e di un lungo in grado di chiudere a chiave, assieme a Podestà, Casoli e Kelecevic, l’area dei tre secondi. «L’incertezza su Beechum – racconta Cesare Pancotto – ha un po’ frenato il nostro mercato. Stavamo lavorando su una coppia di ali complementari con Beechum che doveva rappresentare il giocatore in grado di colpire dalla distanza, e l’altro numero 3 che doveva avere caratteristiche diverse. Un atleta in grado di giocare con e per la squadra. In questo momento ci muoviamo a 360 gradi senza farci ingabbiare da schemi fissi. L’idea di massima resta quella ma possiamo orientarci in maniera diversa cercando un americano tiratore e un comunitario che abbia caratteristiche di uomo squadra». Sotto canestro, invece, l’idea è quella di pescare un 4-5 fisico e atletico. «La prima opzione è quella – conferma Pancotto – ma siamo attenti a valutare soluzioni alternative. Non dovessimo riuscire a trovare ciò che cerchiamo potremmo adattarci al mercato scegliendo un giocatore più piccolo ma in grado di aumentare le soluzioni tattiche. Un numero 3-4 molto duttile con il quale mettere in campo un quintetto più piccolo ma in grado di gestire l’emergenza nel caso in cui i lunghi fossero gravati di falli». L’identikit degli uomini sui quali proverà a puntare la Coop è fatto. Resta il dubbio sulla scelta di rinunciare a priori a un play-guardia da affiancare a Maric e Cavaliero dopo l’addio al giovane Carraretto. Una soluzione che potrebbe rivelarsi rischiosa in una stagione così lunga e ricca di impegni. A meno che, completato il roster e data un’occhiata al fondo della borsa, non resti nel salvadanaio qualche spicciolo che consenta alla società di trovare sul mercato un 1-2 affidabile per attaccare con maggiori chance campionato e coppa Uleb.
l.g.
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