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Sacco esalta Fabriano

L'ew coach della Metis: «Ha tutto per vincere»

FABRIANO — «Banca Marche da play-off? Anche di più. Con quel 'quintettone' che si ritrova e una panchina così solida, per me Fabriano ha tutte le possibilità di guardare in alto e posizionarsi sùbito alle spalle delle prime cinque-sei formazioni del campionato».
Il doppio ex è già in clima derby. E, tessendo le lodi dei biancazzurri, Giancarlo Sacco, allenatore prima della Pesaro dei tempi d'oro, poi di Fabriano, poi ancora dei cucinieri, anticipa i temi della sfida che sabato sera (ore 20,30) «accenderà» il PalaIndesit.
«Forma al top». Per Sacco, che non mancherà di godersi lo spettacolo dalle scalee del palas, sarà una di quelle partite da non perdere. «Al di là del fattore derby, sono convinto che i fabrianesi possano dire la loro anche a livello tecnico. Ripeto, io proprio non mi stupisco dell'ottimo torneo della matricola biancazzurra. E' una squadra che ha mantenuto in buona parte il gruppo vincente della scorsa stagione e, adesso come adesso, vanta un'eccellente condizione atletica. E poi è… un animale da play-off. Lo scorso anno si presentò all'ultima fase del torneo in formissima e ne fece le spese Napoli. Certo, in massima serie è più dura, ma se io fossi nei panni di chi è davanti mi guarderei bene, anzi molto bene dall'accoppiamento al primo turno con questa Banca Marche…».
«Dategli la palla». Ma alla Fabriano dei tiratori sarebbe davvero servito un lungo in più per compiere un ulteriore salto di qualità? «Non mi pare che sia una formazione così carente sotto canestro. E' chiaro che con esterni del calibro di Monroe, Thompson e Vetra l'asse del gioco viene inevitabilmente spostato sul perimetro, ma anche vicino ai tabelloni le qualità ci sono. Prendiamo Washington, che ben conosco perché l'ho allenato due anni a Ragusa. Forse un po' sta faticando, ma Tyrone può starci in questa categoria. Per la verità è un giocatore particolare, uno che ha bisogno di sentirsi importante e coinvolto nel progetto. Ecco, gli servono i rifornimenti per entrare in partita e dimostrare il suo repertorio spalle a canestro sicuramente di buon livello».
«Manca un esterno». Atrettanto chiara la disamina sui «cugini» biancorossi, che Sacco, da sempre profondamente legato alla squadra pesarese e alla famiglia Scavolini, continua a seguire da vicino. «Da tempo sostengo che ci sarebbe bisogno di una guardia in più. Il pacchetto dei lunghi è fortissimo, il play aiddirittura il migliore d'Europa o giù di lì, Beric un gran tiratore, ma probabilmente serviva un ultimo tassello per completare il mosaico. Middleton è bravo, ma non più giovanissimo, Traina e Gigena danno il loro contribito, eppure in quintetto io avrei visto bene un 'penetratore' capace di battere l'uomo in uno contro uno e scaricare fuori. Anche per questo il rendimento della Scavolini tra campionato e Coppa fin qui resta piuttosto alterno. Per lo stesso motivo e perché le fatiche di Eurolega si sentono, per sabato prevedo un match più equilibrato e combattuto rispetto a quello dell'andata».
Alessandro Di Marco
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