PESARO — Partirà stamattina da Belgrado con molte speranze e tanta voglia di rifarsi: Misha Beric non ha più tanta voglia di parlare del passato adesso che una nuova stagione è alle porte.
«Ho già ribadito a tutti quelli che me lo chiedono che coltivo dentro un grande desiderio di dimostrare il mio valore — dice — e sono sicuro che non è andato perso. Io sono quello di due anni fa, voglio dare il meglio, voglio una grande stagione».
Le critiche ricevute quanto pesano sulle spalle?
«Fanno parte del gioco. So che non sono uno qualunque, arrivavo a Pesaro con statistiche di un certo livello e la gente si aspettava molto da me. Ho già detto tutto alla fine del campionato, i motivi per cui le cose non hanno funzionato. Ora per favore non vorrei parlarne più, guardiamo avanti».
Prime impressioni su Crespi?
«Mi ha chiamato al telefono, parlandomi di un basket veloce, brillante: ci conto. Appena arrivo a Pesaro parleremo ancora».
Squadra rifatta quasi da capo a piedi: sarà dura?
«Quando si rinnova totalmente un gruppo c'è minor pressione, ci sono meno aspettative — ammette onestamente Beric — ma proprio per questo una squadra giovane può combinare delle sorprese. Potrebbe essere una stagione difficile come ricca di soddisfazioni: bisogna vedere qual è l'obiettivo da centrare».
E qual è secondo te?
«Bè questo lo deve dire la società, non io».
Intanto, la Scavolini ha firmato un tuo ex compagno di squadra, Albano: ce lo descrivi?
«Sono contento perchè Corey è una bella persona: oltre che abile dal punto di vista tecnico, perchè è un n.4 difficile da marcare, è un ragazzo che si allena bene, che desidera aiutare la squadra in tutti i modi e fa molto gruppo. Abbiamo giocato insieme a Verona nel 99/00, poi io sono andato via e lui è cresciuto molto, è migliorato talmente che l'anno scorso l'ha preso il Panathinaikos e ha avuto la soddisfazione di vincere l'Eurolega».
Elisabetta Ferri
«Ho già ribadito a tutti quelli che me lo chiedono che coltivo dentro un grande desiderio di dimostrare il mio valore — dice — e sono sicuro che non è andato perso. Io sono quello di due anni fa, voglio dare il meglio, voglio una grande stagione».
Le critiche ricevute quanto pesano sulle spalle?
«Fanno parte del gioco. So che non sono uno qualunque, arrivavo a Pesaro con statistiche di un certo livello e la gente si aspettava molto da me. Ho già detto tutto alla fine del campionato, i motivi per cui le cose non hanno funzionato. Ora per favore non vorrei parlarne più, guardiamo avanti».
Prime impressioni su Crespi?
«Mi ha chiamato al telefono, parlandomi di un basket veloce, brillante: ci conto. Appena arrivo a Pesaro parleremo ancora».
Squadra rifatta quasi da capo a piedi: sarà dura?
«Quando si rinnova totalmente un gruppo c'è minor pressione, ci sono meno aspettative — ammette onestamente Beric — ma proprio per questo una squadra giovane può combinare delle sorprese. Potrebbe essere una stagione difficile come ricca di soddisfazioni: bisogna vedere qual è l'obiettivo da centrare».
E qual è secondo te?
«Bè questo lo deve dire la società, non io».
Intanto, la Scavolini ha firmato un tuo ex compagno di squadra, Albano: ce lo descrivi?
«Sono contento perchè Corey è una bella persona: oltre che abile dal punto di vista tecnico, perchè è un n.4 difficile da marcare, è un ragazzo che si allena bene, che desidera aiutare la squadra in tutti i modi e fa molto gruppo. Abbiamo giocato insieme a Verona nel 99/00, poi io sono andato via e lui è cresciuto molto, è migliorato talmente che l'anno scorso l'ha preso il Panathinaikos e ha avuto la soddisfazione di vincere l'Eurolega».
Elisabetta Ferri
Fonte: Il Resto del Carlino