VARESE — Un raduno volutamente di basso profilo per la Pallacanestro Varese, che ha lasciato la scena a Pozzecco per il suo addio. Al Palasport ci sono 300 persone ad attendere i giocatori, ma restano delusi perché Gregor Beugnot affida la truppa a Cecco Lenotti per una seduta di atletica. La curiosità di vedere i nuovi acquisti, dunque, verrà soddisfatta nei prossimi giorni. McCormack, play Usa con passaporto italiano, è muscoloso e piccoletto, entro una settimana la società deciderà se confermarlo. L'italo-argentino Marin è un prospetto, mentre Osella non può essere il centro titolare di questa squadra, e lo sa bene anche Dodo Rusconi. «Cerchiamo un play da quintetto, un esterno che potrebbe essere Gorenc e un centro - spiega il General Manager del club a margine della conferenza stampa di Pozzecco - abbiamo diverse trattative in corso, vedremo nei prossimi giorni cosa succederà. Non partecipiamo ad aste, questo è chiaro». Il riferimento di Rusconi, oltre a Marlon Garnett finito a Milano, è a Daniel Santiago, 26 anni per 2.10. mt.: il pivot dello scudetto dei Roosters, dopo due anni nella Nba, potrebbe tornare a Varese. «Lo seguiamo da maggio, è il benvenuto ma non siamo la sua prima scelta. Abbiamo dei tempi da rispettare, ma per quel ruolo non c'è fretta». Santiago giocherà i Mondiali con il Portorico, poi se non troverà ingaggio nei Pro potrebbe accettare le offerte della Metis. Intanto oggi è previsto un ulteriore incontro con l'agente dello sloveno Gorenc, mentre Rusconi esclude categoricamente il ritorno a Varese di Andrea Meneghin. «Nel suo ruolo abbiamo molte alternative, e a costi decisamente più accessibili. Chi dà per scontato il suo ritorno lavora di fantasia».
Rob.Pac.
Rob.Pac.