Il Real Madrid ieri ha vinto a Perm (104-113): la qualificazione alla final four del 3-5 maggio è sempre più vicina. A patto che questa sera (palla a due alle 20,30, al PalaMalaguti) la Kinder batta l'Efes Pilsen. «Il morale è buono – spiega Ettore Messina – ma fisicamente siamo così, così. Frosini e Ginobili hanno qualche acciacco e lo stesso Abbio si è procurato una distorsione alla caviglia sinistra».
Becirovic, che martedì aveva ripreso a lavorare con i compagni, ieri si è nuovamente fermato (febbre e lombalgia) ma lo sloveno, comunque, non sarebbe stato in campo. Per battere l'Efes, che a Istanbul perse in volata, ci vorrebbe un buon Griffith. Per fermare Kambala. «Rashard – sottolinea Messina – ogni giorno fa un passetto in avanti. Ma la squadra sa di non dover dipendere da lui. Anche se un buon Griffith, contro Kambala che è molto potente, servirebbe». Una squadra quadrata quella turca che questa sera è all'ultima spiaggia. Se perde è fuori, se vince, invece, terrà accesa una fiammella. Pur sapendo di dover giocare l'ultimo turno a Madrid. «E' una squadra molto regolare – dice Messina – che magari non ha tanti fuoriclasse, ma che è organizzata nel migliore dei modi. Se perdono lo fanno con il minimo scarto. Sono primi nel loro campionato. Vedremo se, questa sera, presenteranno qualcosa di nuovo. Noi, intanto, cerchiamo la continuità nella tranquillità. La squadra sta lavorando con impegno. E poi abbiamo capito che quando giochiamo con determinazione possiamo rendere la vita difficile a chiunque».
L'obiettivo è quello dei due punti, per avvicinare la qualificazione alla final four. In attesa, sabato, di avvicinare anche la testa del campionato italiano. Stasera, intanto, premio speciale per Gigi Terrieri, lo speaker, che contro Trieste aveva messo insieme la partita numero 900 della sua trentennale storia con la Virtus. E la tifoseria? C'è ancora grande soddisfazione per la riuscita della coreografia del derby. Ma alla luce degli scambi di e-mail che ci sono stati, in questi giorni, c'è anche qualcosa da chiarire all'interno della curva.
Alessandro Gallo
Becirovic, che martedì aveva ripreso a lavorare con i compagni, ieri si è nuovamente fermato (febbre e lombalgia) ma lo sloveno, comunque, non sarebbe stato in campo. Per battere l'Efes, che a Istanbul perse in volata, ci vorrebbe un buon Griffith. Per fermare Kambala. «Rashard – sottolinea Messina – ogni giorno fa un passetto in avanti. Ma la squadra sa di non dover dipendere da lui. Anche se un buon Griffith, contro Kambala che è molto potente, servirebbe». Una squadra quadrata quella turca che questa sera è all'ultima spiaggia. Se perde è fuori, se vince, invece, terrà accesa una fiammella. Pur sapendo di dover giocare l'ultimo turno a Madrid. «E' una squadra molto regolare – dice Messina – che magari non ha tanti fuoriclasse, ma che è organizzata nel migliore dei modi. Se perdono lo fanno con il minimo scarto. Sono primi nel loro campionato. Vedremo se, questa sera, presenteranno qualcosa di nuovo. Noi, intanto, cerchiamo la continuità nella tranquillità. La squadra sta lavorando con impegno. E poi abbiamo capito che quando giochiamo con determinazione possiamo rendere la vita difficile a chiunque».
L'obiettivo è quello dei due punti, per avvicinare la qualificazione alla final four. In attesa, sabato, di avvicinare anche la testa del campionato italiano. Stasera, intanto, premio speciale per Gigi Terrieri, lo speaker, che contro Trieste aveva messo insieme la partita numero 900 della sua trentennale storia con la Virtus. E la tifoseria? C'è ancora grande soddisfazione per la riuscita della coreografia del derby. Ma alla luce degli scambi di e-mail che ci sono stati, in questi giorni, c'è anche qualcosa da chiarire all'interno della curva.
Alessandro Gallo
Fonte: Il Resto del Carlino