Avevano un fondamento, i dubbi ed i timori legati ai tempi di realizzazione del nuovo palazzetto dello sport in viale Giochi del Mediterraneo. Dubbi e timori alimentati dalla mancanza d'una firma in calce ad un contratto. La stessa che impedisce che i lavori per la struttura mobile abbiano finalmente inizio. E qui nasce uno di quei piccoli "gialli di questa tormentata vicenda. Perché secondo alcuni, il contratto in questione è quello relativo alla consegna del suolo sul quale dovrà sorgere la nuova sede di gioco della S.S.Basket Napoli. Per altri, invece, l'importante pezzo di carta sarebbe addirittura quello che la Veronesi Impianti di Modena avrebbe dovuto sottoscrivere poche settimane dopo essersi aggiudicata la gara d'appalto indetta all'epoca dal Comune.
Invitati con un telegramma a presentarsi ieri a Napoli, i dirigenti emiliani hanno fatto slittare di qualche giorno l'incontro. Un rinvio che tiene con il fiato sospeso il presidente della Di Nola, Mario Maione.
«In questi giorni - spiega l'avvocato attualmente in vacanza in Costa Azzurra - mi sono preoccupato di verificare che il Comune di Napoli avesse completato tutti gli adempimenti del caso. Ora, quindi, le mie ansie sono esclusivamente dovute ai ritardi legati alla mancata firma da parte della Veronesi. Al riguardo mi chiedo: cosa succederebbe se la ditta modenese non dovesse presentarsi? E a cosa è dovuto il mancato arrivo dei dirigenti emiliani in città?».
«Tutto procede secondo i piani - assicura l'architetto del Comune di Napoli, Ferdinando Di Palo -. I lavori che la legge ci consentiva d'effettuare subito sono già iniziati. Ora c'è solo da superare la fase di stallo dovuta al mancato arrivo dei responsabili della Veronesi nel nostro ufficio gara e contratti. In ogni caso, se i lavori di carpenteria verranno rapidamente svolti, i tempi di consegna previsti a mio avviso potranno essere comunque rispettati».
C'è un contratto con scadenza 31 dicembre 2002 che assicura alla Di Nola l'uso del Palablu. Un accordo stipulato con la Newpont di Maddaloni che in questi giorni sta provvedendo a montare la nuova tribuna che consentirà all'impianto di Monteruscello di ospitare qualcosa in più del numero minimo di tifosi previsto dai regolamenti per le squadre di serie A. Un termine, quello di fine anno, che l'avvocato Maione, visti i presupposti, farebbe bene a prorogare fin da ora.
Lo stesso presidente, comunque, smorza sul nascere le voci circa un presunto accordo biennale raggiunto con il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, per l'uso della struttura flegrea.
«Al sindaco - precisa il presidente Maione - fino al termine della stagione ho assicurato il proseguimento dell'attività giovanile. Un discorso, quello legato alla preparazione a Pozzuoli dei nostri ragazzi, che potrà essere ripreso dopo aver effettuato il bilancio da compiere dopo esserci trasferiti a Napoli».
Carlo Carione
Invitati con un telegramma a presentarsi ieri a Napoli, i dirigenti emiliani hanno fatto slittare di qualche giorno l'incontro. Un rinvio che tiene con il fiato sospeso il presidente della Di Nola, Mario Maione.
«In questi giorni - spiega l'avvocato attualmente in vacanza in Costa Azzurra - mi sono preoccupato di verificare che il Comune di Napoli avesse completato tutti gli adempimenti del caso. Ora, quindi, le mie ansie sono esclusivamente dovute ai ritardi legati alla mancata firma da parte della Veronesi. Al riguardo mi chiedo: cosa succederebbe se la ditta modenese non dovesse presentarsi? E a cosa è dovuto il mancato arrivo dei dirigenti emiliani in città?».
«Tutto procede secondo i piani - assicura l'architetto del Comune di Napoli, Ferdinando Di Palo -. I lavori che la legge ci consentiva d'effettuare subito sono già iniziati. Ora c'è solo da superare la fase di stallo dovuta al mancato arrivo dei responsabili della Veronesi nel nostro ufficio gara e contratti. In ogni caso, se i lavori di carpenteria verranno rapidamente svolti, i tempi di consegna previsti a mio avviso potranno essere comunque rispettati».
C'è un contratto con scadenza 31 dicembre 2002 che assicura alla Di Nola l'uso del Palablu. Un accordo stipulato con la Newpont di Maddaloni che in questi giorni sta provvedendo a montare la nuova tribuna che consentirà all'impianto di Monteruscello di ospitare qualcosa in più del numero minimo di tifosi previsto dai regolamenti per le squadre di serie A. Un termine, quello di fine anno, che l'avvocato Maione, visti i presupposti, farebbe bene a prorogare fin da ora.
Lo stesso presidente, comunque, smorza sul nascere le voci circa un presunto accordo biennale raggiunto con il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, per l'uso della struttura flegrea.
«Al sindaco - precisa il presidente Maione - fino al termine della stagione ho assicurato il proseguimento dell'attività giovanile. Un discorso, quello legato alla preparazione a Pozzuoli dei nostri ragazzi, che potrà essere ripreso dopo aver effettuato il bilancio da compiere dopo esserci trasferiti a Napoli».
Carlo Carione