Adesso che Gregor Fucka ha firmato col Barcellona un contratto «uno più uno», è scontata la battuta: se il primo lo sbaglia, come gli capita spesso, è rovinato. Finita la trattativa per l'ala azzurra, si apre la finestra della Skipper su Okulaja: con Fucka in casa, il tedesco di origini nigeriane non ha scelta, o va in panca o va da un'altra parte. Più facile questa seconda ipotesi, anche se tra il dire e il fare c'è di mezzo il contratto: Okulaja nei prossimi due anni ha 600 mila dollari garantiti a stagione, per fargli cambiare maglia bisogna anche fargli cambiare idea.
Non cambia sponda, per il momento, Carlos Delfino: l'argentino è sempre là, alla Viola. Che conferma la pole della Fortitudo nella trattativa, ma dice anche che il traguardo è lontano. E' vero che l'Aquila ha il lungo che piace (Evtimov), ma è anche vero che ha un contratto alto (380 mila dollari). In sintesi: se il bulgaro di Francia va giù in Calabria già pagato da qui, via libera a Delfino. Più defilata la Virtus, che offre soldi: pochi, almeno rispetto alle richieste della Viola.
Sarà per questo che, passando i giorni, la Skipper si guarda intorno. Con un manager croato (Savic lascerà a ore l'ospedale di Barcellona dove ha curato il virus contratto negli States) è più facile muoversi nel mercato dei Balcani, anche se il nome di Vlade Scepanovic, tiratore di 25 anni che con il Partizan ha sfiorato i 20 di media in Europa e in Nazionale ha già fatto grandi cose.
Da un tiratore all'altro: è vera l'offerta della Virtus a Roger Esteller, esterno spagnolo che dal Pau però vuol tornare a casa: per questo, preferisce aspettare Malaga. E aspetterà anche chi, come Capo d'Orlando, si è fatto avanti con la società bianconera per avere Barlera: il prezzo è alto, in ogni caso Tanjevic potrebbe tenerlo qui.
Infine Marcelic: nel giorno in cui Fucka chiude con Barcellona, lui si mette a posto con Villeurbanne, società che ha vinto l'ultimo scudetto francese con Tanjevic poi gli ha dato il benservito.
a. cos.
Non cambia sponda, per il momento, Carlos Delfino: l'argentino è sempre là, alla Viola. Che conferma la pole della Fortitudo nella trattativa, ma dice anche che il traguardo è lontano. E' vero che l'Aquila ha il lungo che piace (Evtimov), ma è anche vero che ha un contratto alto (380 mila dollari). In sintesi: se il bulgaro di Francia va giù in Calabria già pagato da qui, via libera a Delfino. Più defilata la Virtus, che offre soldi: pochi, almeno rispetto alle richieste della Viola.
Sarà per questo che, passando i giorni, la Skipper si guarda intorno. Con un manager croato (Savic lascerà a ore l'ospedale di Barcellona dove ha curato il virus contratto negli States) è più facile muoversi nel mercato dei Balcani, anche se il nome di Vlade Scepanovic, tiratore di 25 anni che con il Partizan ha sfiorato i 20 di media in Europa e in Nazionale ha già fatto grandi cose.
Da un tiratore all'altro: è vera l'offerta della Virtus a Roger Esteller, esterno spagnolo che dal Pau però vuol tornare a casa: per questo, preferisce aspettare Malaga. E aspetterà anche chi, come Capo d'Orlando, si è fatto avanti con la società bianconera per avere Barlera: il prezzo è alto, in ogni caso Tanjevic potrebbe tenerlo qui.
Infine Marcelic: nel giorno in cui Fucka chiude con Barcellona, lui si mette a posto con Villeurbanne, società che ha vinto l'ultimo scudetto francese con Tanjevic poi gli ha dato il benservito.
a. cos.
Fonte: Il Resto del Carlino