PESARO — Meno uno al raduno. Domani è già tempo di distribuzione di scarpe e divise per la nuova stagione e potrebbe esserci un altro volto nuovo pronto a partire per il ritiro di Folgaria: la Scavolini sarebbe infatti molto vicina a concludere con Clarence Gilbert, play-guardia di 1.88, in uscita dal college di Missouri.
E' uno dei due esterni che mancano per completare la squadra; il meno importante, come aveva sottolineato Crespi, forse anche per non caricare Pecile di qualche timore. Ci sarà concorrenza tra i due, questo è innegabile, ma partiranno dalla stessa base: sono coetanei e se la giocheranno, starà in campo chi sarà più bravo o forse staranno in campo insieme visto che Gilbert è descritto come una guardia (con mortifero tiro da tre punti) che all'occorrenza può portare anche la palla. Una tesserina importante per la squadra perché questo ragazzo, pur non essendo stato scelto da nessuna franchigia professionistica (forse per i suoi pochi centrimetri in ottica Nba), viene descritto come un elemento di ottima qualità, buon difensore ed eccellente rimbalzista per la sua altezza (3,6 rimbalzi di media oltre a 17,1 punti e 3,2 assist nel suo ultimo anno di college).
Un organico che sta venendo fuori con una fisionomia intrigante. A fronte di alcuni addii pesanti come quelli di Booker, era impensabile andare a cercare qualcuno per rimpiazzarlo: meglio, molto meglio, puntare su gente giovane e motivata che possa raccoglierne il testimone senza essere schiacciata dai paragoni.
Più «pesante» nell'economia del gruppo sarà invece l'acquisto mancante, quello che determinerà il livello complessivo del pacchetto esterni dove finora solo Beric, che tra l'altro è reduce da una stagione difficile, può vantare esperienza a certi livelli. La società sarebbe in attesa perché i giocatori più appetibili (Dial e Palacio) stanno prendendo tempo e quelli più abbordabili (Richardson) secondo il club biancorosso dovrebbero abbassare le loro pretese.
Elisabetta Ferri
E' uno dei due esterni che mancano per completare la squadra; il meno importante, come aveva sottolineato Crespi, forse anche per non caricare Pecile di qualche timore. Ci sarà concorrenza tra i due, questo è innegabile, ma partiranno dalla stessa base: sono coetanei e se la giocheranno, starà in campo chi sarà più bravo o forse staranno in campo insieme visto che Gilbert è descritto come una guardia (con mortifero tiro da tre punti) che all'occorrenza può portare anche la palla. Una tesserina importante per la squadra perché questo ragazzo, pur non essendo stato scelto da nessuna franchigia professionistica (forse per i suoi pochi centrimetri in ottica Nba), viene descritto come un elemento di ottima qualità, buon difensore ed eccellente rimbalzista per la sua altezza (3,6 rimbalzi di media oltre a 17,1 punti e 3,2 assist nel suo ultimo anno di college).
Un organico che sta venendo fuori con una fisionomia intrigante. A fronte di alcuni addii pesanti come quelli di Booker, era impensabile andare a cercare qualcuno per rimpiazzarlo: meglio, molto meglio, puntare su gente giovane e motivata che possa raccoglierne il testimone senza essere schiacciata dai paragoni.
Più «pesante» nell'economia del gruppo sarà invece l'acquisto mancante, quello che determinerà il livello complessivo del pacchetto esterni dove finora solo Beric, che tra l'altro è reduce da una stagione difficile, può vantare esperienza a certi livelli. La società sarebbe in attesa perché i giocatori più appetibili (Dial e Palacio) stanno prendendo tempo e quelli più abbordabili (Richardson) secondo il club biancorosso dovrebbero abbassare le loro pretese.
Elisabetta Ferri
Fonte: Il Resto del Carlino