SALUTA la Fortitudo Gregor Fucka, dopo un lustro passato in biancoblù: cambiano gli scenari, vola via l´Airone di Kranj, verso la Catalogna. Cinque anni, quattro finali, uno scudetto, il suo apogeo a Bologna, una Coppa Italia a una Final Four di Eurolega, il black out dello zero in tabellino a Monaco nel derby con la Kunder. Il tutto, per gradire, a 15 punti e 7 rimbalzi di media, col "canonico" (solo per lui) 60% dal campo e soprattutto quella crescita individuale e di comprensione dei meccanismi di un gioco che rimane collettivo, che lo hanno portato ai vertici continentali.
Il Barcellona ha annunciato ieri la firma di Fucka, subito dopo pranzo. L´accordo è arrivato nella notte di lunedì: due stagioni con i blaugrana, a circa 1,2 milioni di dollari, sfruttando l´opzione con cui si poteva liberare dal vincolo con l´Aquila. Vitoria garantiva un contratto più lungo, ma l´appeal del blasone e della grande città ha avuto la meglio. È sempre stata quella la prima scelta del giocatore. Aveva detto no ai Los Angeles Clippers nell´estate '97, quando prima della chiamata di Seragnoli poteva davvero costruirsi una carriera di livello in Nba, ha lasciato perdere l´interesse attuale dei più competitivi Indiana Pacers. Come era prevedibile, l´Nba per lui sarebbe stata un mondo troppo diverso, ma non impossibile dal punto di vista tecnico. Alla Fortitudo, che già aveva fatto sapere che né Gregor né Meneghin rientravano più nel budget, non è detto che arrivi Okulaja, un´ala forte di spessore, ma che ha appena firmato con i catalani un biennale pesante, non in linea con il nuovo corso biancoblù. Ma è ancora una faccenda aperta. Nel Barca troverà un altro mvp continentale, Bodiroga, andando a formare un vero e proprio Dream Team, con Jasikevicius, Navarro e compagnia cantante. Sulla carta non c´è gara, sia in terra iberica che nel continente: il Barcellona, già colmo fino all´orlo di talento, ha rastrellato quelli col pedigree migliore, sarà chiamato a vincere tutto.
Adesso all´Aquila serve un´altra prima punta per la prossima stagione. Carlos Delfino pende sempre di più dalla parte biancoblù dei portici: ha solo 20 anni, ma è un esterno di due metri tutt´altro che sprovvisto di talento, dato che ne ha già fatti 40 in una partita di serie A. In parziale contropartita andrà a Reggio Calabria (che da Sconochini, passando per Ginobili ha sempre fornito argentini doc) Vasco Evtimov. Delfino ha potenziale per giocare in due ruoli da esterno, mentre Scepanovic, serbo, è un tiratore fatto e finito (Marcelic è andato al Villeurbanne), che potrebbe essere l´alternativa, ma forse addirittura anche l´alter ego. La Fortitudo si ritroverà a Bologna mercoledì 14.
Francesco Forni
Il Barcellona ha annunciato ieri la firma di Fucka, subito dopo pranzo. L´accordo è arrivato nella notte di lunedì: due stagioni con i blaugrana, a circa 1,2 milioni di dollari, sfruttando l´opzione con cui si poteva liberare dal vincolo con l´Aquila. Vitoria garantiva un contratto più lungo, ma l´appeal del blasone e della grande città ha avuto la meglio. È sempre stata quella la prima scelta del giocatore. Aveva detto no ai Los Angeles Clippers nell´estate '97, quando prima della chiamata di Seragnoli poteva davvero costruirsi una carriera di livello in Nba, ha lasciato perdere l´interesse attuale dei più competitivi Indiana Pacers. Come era prevedibile, l´Nba per lui sarebbe stata un mondo troppo diverso, ma non impossibile dal punto di vista tecnico. Alla Fortitudo, che già aveva fatto sapere che né Gregor né Meneghin rientravano più nel budget, non è detto che arrivi Okulaja, un´ala forte di spessore, ma che ha appena firmato con i catalani un biennale pesante, non in linea con il nuovo corso biancoblù. Ma è ancora una faccenda aperta. Nel Barca troverà un altro mvp continentale, Bodiroga, andando a formare un vero e proprio Dream Team, con Jasikevicius, Navarro e compagnia cantante. Sulla carta non c´è gara, sia in terra iberica che nel continente: il Barcellona, già colmo fino all´orlo di talento, ha rastrellato quelli col pedigree migliore, sarà chiamato a vincere tutto.
Adesso all´Aquila serve un´altra prima punta per la prossima stagione. Carlos Delfino pende sempre di più dalla parte biancoblù dei portici: ha solo 20 anni, ma è un esterno di due metri tutt´altro che sprovvisto di talento, dato che ne ha già fatti 40 in una partita di serie A. In parziale contropartita andrà a Reggio Calabria (che da Sconochini, passando per Ginobili ha sempre fornito argentini doc) Vasco Evtimov. Delfino ha potenziale per giocare in due ruoli da esterno, mentre Scepanovic, serbo, è un tiratore fatto e finito (Marcelic è andato al Villeurbanne), che potrebbe essere l´alternativa, ma forse addirittura anche l´alter ego. La Fortitudo si ritroverà a Bologna mercoledì 14.
Francesco Forni
Fonte: La Repubblica