Alla loro prima esperienza dirigenziale in una squadra professionistica di basket, il presidente della Viola, Agostino Silipo e il general manager Giuse Barrile hanno affrontato e superato una serie di difficoltà da guinness dei primati. Hanno dovuto rifare la squadra almeno un paio di volte, ma adesso possono meritatamente sorridere: l'operazione-salvezza, che ad un certo punto del torneo (e dopo 13 sconfitte consecutive) sembrava impossibile da realizzarsi, sta invece per concludersi positivamente. Sono arrivati tanti giocatori, altri sono andati via, qualche affare non è andato a buon fine, ma se dobbiamo assegnare un oscar come riscoperta dell'anno, la statuetta va sicuramente consegnata all'eclettico americano J.J. Eubanks. 34 anni da compiere, guardia-ala originaria di Louisville, Eubanks è sbarcato a Reggio Calabria dopo una decina di giornate, preceduto da una fama di mangiapalloni. Un giocatore monotematico, capace soltanto di tirare. Dieci anni fa a Rimini, nell'unica esperienza italiana, Eubanks venne tagliato dopo poche giornate quando era addirittura in testa alla classifica dei cannonieri ad oltre 30 punti di media (e un massimo di 44 contro Milano) proprio perché accentrava troppo il gioco, mentre negli anni Novanta è stato un protagonista del campionato argentino con un marchio di fabbrica: segnare valanghe di punti. In maglia Viola, invece, è avvenuta la trasformazione. Intendiamoci, non è che non faccia più canestro, ma la realtà è che Eubanks è diventato un uomo-squadra, capace di fare tante cose importanti e di rendersi molto utile sui due lati del campo. E soprattutto è un elemento che sa vivere lo spogliatoio. L'Italia del basket sta quindi apprezzando le doti di J.J. Eubanks che si sta rivelando un atleta completo come dimostrano le sue cifre: 17.8 punti (con un massimo di 26 sul parquet della Skipper), il 62% da 2, il 40% da 3, uno strabiliante 91% dalla lunetta, 4 rimbalzi e 16 di valutazione media. Insomma come giocatore totale una vera rivelazione. Dal suo arrivo il volto della Viola è cambiato e ci piace ricordare alcune splendide prestazioni come quella di domenica scorsa in casa con Trieste quando ha chiuso con 24 punti in 37', il 75% da 2, il 67% da 3, cinque rimbalzi e 22 di valutazione. J.J. Eubanks è un giocatore dalla grande pulizia tecnica, che spreca pochi possessi e che è fondamentale nella circolazione di palla neroarancio. Sabato sera a Varese sarà tutto da gustare il suo “uno contro uno” con un altro esterno di esperienza e classe come Derek Hamilton, che come lui è stato dimenticato per un decennio dal basket tricolore. Adesso il massimo campionato riserva un nuovo tour de force: la Viola dopo la trasferta di Varese, giocherà martedì 2 aprile in casa con Avellino, due giorni dopo a Pesaro e domenica 7 aprile a Fabriano. Quattro partite che diranno tutta la verità su una squadra apparsa comunque in salute, ma che sino a quando la matematica non la premierà non dovrà avere cali di tensione.
Paolo Cuomo
Paolo Cuomo