PESARO - Il paradosso di chiamarsi Scavolini ed essere felici e contenti in pieno agosto, quando il campionato è ancora (un po’) lontano. «In vacanza si sta bene, anche a Pesaro... Se mi manca il basket giocato? Mica tanto, quando non giochi non vinci, ma non perdi neppure. Lo stress durante la stagione è altissimo». Valter Scavolini si sta “disintossicando" dalle delusioni patite e dalle arrabbiature sopportate, ma la speranza dei pesaresi è che, il 22 settembre, torni pimpante e bendisposto alle scorpacciate. «Siamo più che disponibili a cedere la società a chi la voglia riportare ad altissimi livelli, ma finora non si è fatto avanti nessuno e non è un gran segno. Non si può proseguire vita natural durante... E allora noi continuiamo, ma in maniera diversa». Le piace la squadra? «E’ difficile dirlo adesso. Abbiamo comprato giocatori che non conosco troppo bene. Non potevamo imbottirci ancora di uomini costosissimi e senza le motivazioni giuste. A Pesaro c’è un pubblico che vuole vedere dare tutto in campo e i nuovi arrivi lo sanno». Gli abbonamenti? «Non dico niente. L’anno scorso, con lo squadrone che ci ritrovavamo, abbiamo raccolto meno dell’anno precedente».
Cam.Ca.
Cam.Ca.