PESARO — «E' una di quelle occasioni in cui anche uno come me si sente piccolo» scherza Costa. In effetti i 2.10 di Ario vicino all'armadio Christoffersen - che ha lo stesso nome e cognome dell'attore di «Giungla d'asfalto» - sono comunque scarsi. Il centrone danese, 2,18, è sbarcato ieri in città con una gran voglia di comunicare: in Italia c'era stato solo una volta, una decina d'anni fa a Milano, dunque la nostra è una realtà nuova con la quale ha desiderio di confrontarsi. E ha tanta voglia di misurarsi anche con il basket, per lui uno sport relativamente nuovo visto che ha cominciato a giocare a 16 anni e ne ha appena 22. Chiaro che, se ci lavorerà su, i suoi margini di miglioramento potrebbero essere grandissimi.
«Sono cresciuto in Danimarca dove ho scoperto questo bellissimo sport che mi ha subito entusiasmato — racconta Chris —. Poi mi sono trasferito in America e prima di entrare al college di Oregon ho completato l'high scool. Il mio tipo di gioco predilige la durezza e la forza».
Non era ancora troppo duro, evidentemente, per i professionisti che non l'hanno considerato nelle ultime scelte.
«Della Nba adesso non mi preoccupo, il mio pensiero primario oggi è crescere insieme alla Scavolini e aiutare la mia nuova squadra. La Nba potrebbe essere sulla mia strada in futuro, ma ora non ha senso pensarci. Sono molto carico per questa nuova esperienza».
Christoffersen è diventato famoso negli States per aver fatto da sparring-partner a Yao Ming durante il suo provino per gli scout professionistici: «Si merita le attenzioni che ha ricevuto, è il primo giocatore cinese a raggiungere questi livelli. Ha destato in me un'ottima impressione ma anche lui ha molte cose da migliorare nel suo bagaglio». Da Pesaro può ripartire la sfida-Nba di Chris.
Elisabetta Ferri
«Sono cresciuto in Danimarca dove ho scoperto questo bellissimo sport che mi ha subito entusiasmato — racconta Chris —. Poi mi sono trasferito in America e prima di entrare al college di Oregon ho completato l'high scool. Il mio tipo di gioco predilige la durezza e la forza».
Non era ancora troppo duro, evidentemente, per i professionisti che non l'hanno considerato nelle ultime scelte.
«Della Nba adesso non mi preoccupo, il mio pensiero primario oggi è crescere insieme alla Scavolini e aiutare la mia nuova squadra. La Nba potrebbe essere sulla mia strada in futuro, ma ora non ha senso pensarci. Sono molto carico per questa nuova esperienza».
Christoffersen è diventato famoso negli States per aver fatto da sparring-partner a Yao Ming durante il suo provino per gli scout professionistici: «Si merita le attenzioni che ha ricevuto, è il primo giocatore cinese a raggiungere questi livelli. Ha destato in me un'ottima impressione ma anche lui ha molte cose da migliorare nel suo bagaglio». Da Pesaro può ripartire la sfida-Nba di Chris.
Elisabetta Ferri
Fonte: Il Resto del Carlino