La Benetton ha completato il roster con il quale cercherà di difendere il suo fresco tricolore. L'indizio, segnalato due giorni fa, che il direttore generale biancoverde Maurizio Gherardini fosse sulla pista giusta per portare a Treviso un giocatore di assoluto valore, quindi, era buono. Ieri pomeriggio dalla Ghirada è arrivata la conferma che sarà il californiano Trajan Shaka Langdon il nuovo straniero della Benetton. Sarà lui l'erede, nel ruolo di guardia, di Charlie Bell.
L'ex campione Ncaa, una delle armi decisive per la volata finale nei playoff, preferisce, come noto, giocarsi le sue chance in America per rientrare nella Nba e così la società biancoverde, dopo aver rinunciato a Chikalkin, si è indirizzata verso Langdon. Nato a Palo Alto, in California, il 13 maggio del 1976, Langdon ricopre il ruolo di guardia e si segnala sia per la grande precisione dal tiro da tre che per la buona difesa. Langdon, nelle ultime tre stagioni, ha giocato con i Cleveland Cavaliers, ritagliandosi una media di 15 minuti a gara con percentuali di positività notevoli ai tiri liberi (91%) e da tre (39,6%), meno da due, dove è reduce da un 39.8%, ma, visto il gioco perimetrale della Benetton, questo dato non è molto importante. Viene descritto come un tiratore ferale, spietato in uscita dai blocchi e in ricezione-arresto-tiro, leader, solido in difesa, duro, grande etica. Vestirà la casacca numero 6. Il suo nome negli Usa è importante per il suo illustre pedigrèe universitario: Langdon ha, infatti, vestito per quattro anni la maglia del college-mito del basket Ncaa, Duke University, allenata dal santone Krzyzewski. Dopo una carriera stupefacente in Alaska, ad Anchorage, a livello di High School, dove accumula record su record a livello giovanile, diventa tre volte Mvp dello Stato, ha addosso gli occhi di tutte le principali università della nazione, ed è eccellente anche nel baseball. Diventa il miglior tiratore da 3 della storia del college con 342 centri (42,6% la statistica degli anni del college, miglior tiratore della nazione, con 14,5 punti di media nei 4 anni, mai sotto la doppia cifra), nono realizzatore con 1.974 punti, vincitore di numerosi «contest» del tiro da tre punti, più volte con la maglia della nazionale Usa sia da juniores, che da senior con il bronzo ai Mondiali '98, quello del boicottaggio delle stelle Nba, dove si fa notare dai «pro». E' votato da The Associated Press nel secondo quintetto All America del '99.
Dopo la sfortunata finale Ncaa '99 giocata da protagonista, viene scelto altissimo, con il numero 11 assoluto, da Cleveland. Con i Cavs gioca poco il primo anno (10 partite, 4,9 punti a gara, 1 assist, 1,5 recuperi), complice un infortunio con intervento al ginocchio sinistro, nel secondo anno gioca 65 gare, con 17 minuti a disposizione, e realizza 6 punti a partita con un massimo di 31 contro Detroit (41% da tre, 43% da due, 1,4 rec., 89.5% ai tiri liberi, dove è quasi infallibile). Nell'ultima stagione il suo top, nelle 44 gare in cui è stato utilizzato, è stato di 24 punti, il 4 dicembre 2001, a Charlotte.
Laureato in matematica, ha una sorella, Trista, che ha giocato all'Università di Nevada. Trajan Langdon sarà a Treviso, via Washinghton, dopo aver perfezionato le pratiche per il visto, pronto per aggregarsi alla squadra di coach Messina. «Si tratta di un ottimo giocatore - dice Maurizio Gherardini - su cui erano puntati molti occhi, e siamo felicissimi di averlo messo sotto contratto. Come caratteristiche tecniche e caratteriali dovrebbe rappresentare un'addizione importante in un gruppo già forte e collaudato. Ha esperienza anche internazionale, ha giocato tre anni consecutivi nello stesso team Nba, quindi lo considero un elemento solido e in grado di svettare in Europa, dove può essere un super».
L'ex campione Ncaa, una delle armi decisive per la volata finale nei playoff, preferisce, come noto, giocarsi le sue chance in America per rientrare nella Nba e così la società biancoverde, dopo aver rinunciato a Chikalkin, si è indirizzata verso Langdon. Nato a Palo Alto, in California, il 13 maggio del 1976, Langdon ricopre il ruolo di guardia e si segnala sia per la grande precisione dal tiro da tre che per la buona difesa. Langdon, nelle ultime tre stagioni, ha giocato con i Cleveland Cavaliers, ritagliandosi una media di 15 minuti a gara con percentuali di positività notevoli ai tiri liberi (91%) e da tre (39,6%), meno da due, dove è reduce da un 39.8%, ma, visto il gioco perimetrale della Benetton, questo dato non è molto importante. Viene descritto come un tiratore ferale, spietato in uscita dai blocchi e in ricezione-arresto-tiro, leader, solido in difesa, duro, grande etica. Vestirà la casacca numero 6. Il suo nome negli Usa è importante per il suo illustre pedigrèe universitario: Langdon ha, infatti, vestito per quattro anni la maglia del college-mito del basket Ncaa, Duke University, allenata dal santone Krzyzewski. Dopo una carriera stupefacente in Alaska, ad Anchorage, a livello di High School, dove accumula record su record a livello giovanile, diventa tre volte Mvp dello Stato, ha addosso gli occhi di tutte le principali università della nazione, ed è eccellente anche nel baseball. Diventa il miglior tiratore da 3 della storia del college con 342 centri (42,6% la statistica degli anni del college, miglior tiratore della nazione, con 14,5 punti di media nei 4 anni, mai sotto la doppia cifra), nono realizzatore con 1.974 punti, vincitore di numerosi «contest» del tiro da tre punti, più volte con la maglia della nazionale Usa sia da juniores, che da senior con il bronzo ai Mondiali '98, quello del boicottaggio delle stelle Nba, dove si fa notare dai «pro». E' votato da The Associated Press nel secondo quintetto All America del '99.
Dopo la sfortunata finale Ncaa '99 giocata da protagonista, viene scelto altissimo, con il numero 11 assoluto, da Cleveland. Con i Cavs gioca poco il primo anno (10 partite, 4,9 punti a gara, 1 assist, 1,5 recuperi), complice un infortunio con intervento al ginocchio sinistro, nel secondo anno gioca 65 gare, con 17 minuti a disposizione, e realizza 6 punti a partita con un massimo di 31 contro Detroit (41% da tre, 43% da due, 1,4 rec., 89.5% ai tiri liberi, dove è quasi infallibile). Nell'ultima stagione il suo top, nelle 44 gare in cui è stato utilizzato, è stato di 24 punti, il 4 dicembre 2001, a Charlotte.
Laureato in matematica, ha una sorella, Trista, che ha giocato all'Università di Nevada. Trajan Langdon sarà a Treviso, via Washinghton, dopo aver perfezionato le pratiche per il visto, pronto per aggregarsi alla squadra di coach Messina. «Si tratta di un ottimo giocatore - dice Maurizio Gherardini - su cui erano puntati molti occhi, e siamo felicissimi di averlo messo sotto contratto. Come caratteristiche tecniche e caratteriali dovrebbe rappresentare un'addizione importante in un gruppo già forte e collaudato. Ha esperienza anche internazionale, ha giocato tre anni consecutivi nello stesso team Nba, quindi lo considero un elemento solido e in grado di svettare in Europa, dove può essere un super».
