PESARO - Mercoledì la prima seduta “ufficiale", ieri il secondo allenamento, con Beric e Christoffersen che nel tardo pomeriggio si sono uniti al gruppo, ma - dopo una serie di visite mediche - sono rimasti a guardare. «Perchè Christoffersen non ha presenziato con gli altri alla campagna abbonamenti? Perchè non sarebbe entrato nella porta girevole!». La battuta di coach Crespi rende perfettamente l’idea della mole interminabile del danese e Ario Costa ha aggiunto con prontezza: «A volte nella vita capita di sentirsi piccoli». «Ha raccontato di essere stato in Italia, a Milano, una decina di anni fa, ma non ricorda nulla». Domani si unirà alla truppa anche Albano, mentre McGhee e Gilbert si aggregheranno a preparazione iniziata (domani si parte per Folgaria fino al 18). Proprio i due “mori" di Pesaro si riincontreranno dopo aver giocato assieme al pre-draft di Portsmouth, ma si sono sfidati anche nell’ultima uscita di Oklahoma, quando l’Università di McGhee battè Missouri per 81 a 75. Oggi farà una toccata e fuga in città Melvin Booker, per prendere le ultime cose.
Andrea Pecile non è un nuovo acquisto, ma il suo look stravagante è una trovata originale. «Ho tagliato i capelli in onore di Beckham - spiega il furetto con la criniera mesciata e una vistosa cresta in mezzo - L’ho visto ai Mondiali e ho deciso di imitarlo! Li terrò così fino alla fine dell’estate. No, la verità è che non mi piacevo nella foto usata per lanciare la campagna abbonamenti!». Poi l’abbronzato play-maker si fa serio e inizia a parlare della squadra e degli obiettivi di quest’anno: «La chiusura dell’ultimo anello è uno stimolo per noi e per i tifosi, saremo più vicini e festeggeremo con più facilità. Quest’anno ci sono giovani motivati, che vogliono emergere e dare segnali positivi: è questo che devono pretendere i tifosi, poi, è chiaro, vincere aiuta. Il calendario è in salita, ma per noi può essere un bel lancio. Non partiamo battuti con gli squadroni, ci proveremo, l’importante è essere uniti. Cercheremo di ricreare lo spogliatoio dello scorso anno e mi sembra che i presupposti ci siano». Silvio Gigena - in trepidante attesa per l’erede - a 27 anni è una delle chiocce: «Questa estate mi sono goduto un mese di vacanza - confessa il gaucho, presentatosi in splendida forma - e sono prontissimo per ricominciare. La mia impressione è che la Scavolini sia una squadra affamata, dove ci sono tanti giocatori che vogliono farsi valere e per alcuni questa è la prima esperienza in Europa. Gli obiettivi? Dopo due buone annate e una - l’ultima - così così, quest’anno voglio dare il meglio di me. Questa è la mia quarta stagione a Pesaro e voglio finalmente regalare qualcosa di importante al pubblico». Ken Lacey è uno dei primi ad arrivare a Baia Flaminia, la sua dedizione non si discute, così come il suo impegno in palestra. «Quello di oggi è stato un allenamento rilassante - dice riferendosi al primo incontro, quello di mercoledì - e io sono molto eccitato per aver ripreso contatto con il parquet. Sono felice di essere tornato a giocare e di poterlo fare con la Scavolini». Lacey parla ancora poche parole di Italiano, ma ha grandi auspici al riguardo e la buona volontà si vede. «Siamo un gruppo di ragazzi giovani - prosegue - pieni di entusiasmo e sono sicuro che ci divertiremo. Conosco Crespi, è veramente bravo e con lui si lavora duro. Mi auguro che cresceremo insieme e che si possa andare il più lontano possibile. Pesaro è una città simile a Biella, anche se è un po’ più grande. So che qui il basket è importantissimo».
Camilla Cataldo
Andrea Pecile non è un nuovo acquisto, ma il suo look stravagante è una trovata originale. «Ho tagliato i capelli in onore di Beckham - spiega il furetto con la criniera mesciata e una vistosa cresta in mezzo - L’ho visto ai Mondiali e ho deciso di imitarlo! Li terrò così fino alla fine dell’estate. No, la verità è che non mi piacevo nella foto usata per lanciare la campagna abbonamenti!». Poi l’abbronzato play-maker si fa serio e inizia a parlare della squadra e degli obiettivi di quest’anno: «La chiusura dell’ultimo anello è uno stimolo per noi e per i tifosi, saremo più vicini e festeggeremo con più facilità. Quest’anno ci sono giovani motivati, che vogliono emergere e dare segnali positivi: è questo che devono pretendere i tifosi, poi, è chiaro, vincere aiuta. Il calendario è in salita, ma per noi può essere un bel lancio. Non partiamo battuti con gli squadroni, ci proveremo, l’importante è essere uniti. Cercheremo di ricreare lo spogliatoio dello scorso anno e mi sembra che i presupposti ci siano». Silvio Gigena - in trepidante attesa per l’erede - a 27 anni è una delle chiocce: «Questa estate mi sono goduto un mese di vacanza - confessa il gaucho, presentatosi in splendida forma - e sono prontissimo per ricominciare. La mia impressione è che la Scavolini sia una squadra affamata, dove ci sono tanti giocatori che vogliono farsi valere e per alcuni questa è la prima esperienza in Europa. Gli obiettivi? Dopo due buone annate e una - l’ultima - così così, quest’anno voglio dare il meglio di me. Questa è la mia quarta stagione a Pesaro e voglio finalmente regalare qualcosa di importante al pubblico». Ken Lacey è uno dei primi ad arrivare a Baia Flaminia, la sua dedizione non si discute, così come il suo impegno in palestra. «Quello di oggi è stato un allenamento rilassante - dice riferendosi al primo incontro, quello di mercoledì - e io sono molto eccitato per aver ripreso contatto con il parquet. Sono felice di essere tornato a giocare e di poterlo fare con la Scavolini». Lacey parla ancora poche parole di Italiano, ma ha grandi auspici al riguardo e la buona volontà si vede. «Siamo un gruppo di ragazzi giovani - prosegue - pieni di entusiasmo e sono sicuro che ci divertiremo. Conosco Crespi, è veramente bravo e con lui si lavora duro. Mi auguro che cresceremo insieme e che si possa andare il più lontano possibile. Pesaro è una città simile a Biella, anche se è un po’ più grande. So che qui il basket è importantissimo».
Camilla Cataldo