PESARO — Il contratto firmato era in arrivo in via Paterni per la notte, ma dagli States già ieri davano per scontato l'approdo alla Scavolini di Norman Richardson, la guardia americana che Marco Crespi aspettava prima di partire, seppure senza un po' di giocatori, per il ritiro di Folgaria.
Così la formazione pesarese chiuderebbe il puzzle di una squadra composta da 10 giocatori 10 e un reparto esterni con due americani: Richardson ed il già firmato Gilbert; affiancati da due giovani italiani di talento come Pecile e Malaventura. Insomma anche Richardson conferma la scelta della squadra giovane, che punta su freschezza, velocità, agonismo e voglia di... vincere.
Dall'altra parte dell'Oceano dipingono Norm Richardson come un giocatore completo, capace «di segnare, prendere i rimbalzi e passare la palla nel migliore dei modi». E ancora: «Bravo ad uscire dai blocchi ed a giocare senza palla». Ma aggiungono, ovviamente, che «nell'ultima stagione non ha potuto dimostra tutto questo nell'Nba».
Solo undici partite nell'Nba nell'ultima stagione, 3 con gli Indiana Pacers e 8 con i Chicago Bulls. Ma tutte e due le società lo avevano invitato, questa estate, all'ultimo camp, quello decisivo per strappare un contratto annuale. Come aveva fatto lo scorso anno, pur non essendo finito nelle scelte. Richardson, a quanto pare, ha preferito andare sul sicuro: scegliere la Scavolini ed un contratto annuale che gli consentirà di ritentare più avanti e con più esperienza la strada della Nba. Nato a Brooklyn, New York, 23 anni addietro, Richardson è stato All-American nell'ultimo anno nella Ncaa, con la maglia di Hofstra University, dove le sue cifre sono andate sempre in crescita: 16,8 punti con 6 rimbalzi e 2 assist di media l'ultimo anno, da senior.
Insomma un giocatore interessante, probabilmente meno forte ma più adattabile rispetto a Derrick Dial, l'altro obiettivo della Scavolini. Comunque una guardia di 1,96 centimetri con un atletismo «da Nba», che dovrebbe dare consistenza e forza al reparto arretrato della Scavolini. Essendo in grado di giocare anche da ala piccola, nel caso ci fosse bisogno. E, al di là, del nome, l'aver completato l'intera squadra prima della metà di agosto non è cosa da poco con questi chiari di luna e con un budget limitato.
Per la partenza odierna verso Folgaria è atteso anche Corey Albano, l'italo-americano prelevato dal Panathinaikos campione d'Europa. Mentre i due americani già sotto contratto, i giovanissimi Mc Ghee e Gilbert, arriveranno nei prossimi giorni, direttamente in Trentino. Stessa cosa per l'ultimo tassello del puzzle quel Norman Richardson che salvo clamorose sorprese verrà ufficializzato a breve.
l.lu.
Così la formazione pesarese chiuderebbe il puzzle di una squadra composta da 10 giocatori 10 e un reparto esterni con due americani: Richardson ed il già firmato Gilbert; affiancati da due giovani italiani di talento come Pecile e Malaventura. Insomma anche Richardson conferma la scelta della squadra giovane, che punta su freschezza, velocità, agonismo e voglia di... vincere.
Dall'altra parte dell'Oceano dipingono Norm Richardson come un giocatore completo, capace «di segnare, prendere i rimbalzi e passare la palla nel migliore dei modi». E ancora: «Bravo ad uscire dai blocchi ed a giocare senza palla». Ma aggiungono, ovviamente, che «nell'ultima stagione non ha potuto dimostra tutto questo nell'Nba».
Solo undici partite nell'Nba nell'ultima stagione, 3 con gli Indiana Pacers e 8 con i Chicago Bulls. Ma tutte e due le società lo avevano invitato, questa estate, all'ultimo camp, quello decisivo per strappare un contratto annuale. Come aveva fatto lo scorso anno, pur non essendo finito nelle scelte. Richardson, a quanto pare, ha preferito andare sul sicuro: scegliere la Scavolini ed un contratto annuale che gli consentirà di ritentare più avanti e con più esperienza la strada della Nba. Nato a Brooklyn, New York, 23 anni addietro, Richardson è stato All-American nell'ultimo anno nella Ncaa, con la maglia di Hofstra University, dove le sue cifre sono andate sempre in crescita: 16,8 punti con 6 rimbalzi e 2 assist di media l'ultimo anno, da senior.
Insomma un giocatore interessante, probabilmente meno forte ma più adattabile rispetto a Derrick Dial, l'altro obiettivo della Scavolini. Comunque una guardia di 1,96 centimetri con un atletismo «da Nba», che dovrebbe dare consistenza e forza al reparto arretrato della Scavolini. Essendo in grado di giocare anche da ala piccola, nel caso ci fosse bisogno. E, al di là, del nome, l'aver completato l'intera squadra prima della metà di agosto non è cosa da poco con questi chiari di luna e con un budget limitato.
Per la partenza odierna verso Folgaria è atteso anche Corey Albano, l'italo-americano prelevato dal Panathinaikos campione d'Europa. Mentre i due americani già sotto contratto, i giovanissimi Mc Ghee e Gilbert, arriveranno nei prossimi giorni, direttamente in Trentino. Stessa cosa per l'ultimo tassello del puzzle quel Norman Richardson che salvo clamorose sorprese verrà ufficializzato a breve.
l.lu.
Fonte: Il Resto del Carlino