SIENA - Ergin Ataman è il ritratto della felicità. Scacciate le rughe di furia e rassegnazione lasciate dalla serie play off con Cantù, l’imperatore ottomano è tornato al Palasclavo abbronzato e sorridente, con la consapevolezza di essere alla guida di una corazzata costruita proprio secondo le sue direttive. “Vorrei sottolineare la grande soddisfazione per il lavoro della società - è il suo esordio - che ha fatto in modo che proseguisse il progetto che dovrebbe trasformare la Montepaschi in una grandissima realtà a livello europeo. La dirigenza ha messo a segno una serie di colpi sensazionali e, ora che il roster è completo, mi ritengo molto fortunato. L’anno scorso, di questi tempi, nessuno si sarebbe mai immaginato che avremmo vinto una Coppa europea e che avrebbe cominciato la seconda stagione con stelle di questa importanza”.
Lei l’anno scorso si è presentato facendo promesse importanti e le ha mantenute quasi tutte. Per l’avventura che sta per cominciare quali aspettative ha?
“Vorrei che Siena si confermasse una grande realtà europea. E’ vero che i risultati sono determinanti, sia per arrivare in alto che come mentalità, ma se la società e la città continueranno a pensare in grande, come hanno fatto fino a ora, verrà completato il salto di qualità necessario. In più tutti mi chiedevano perché non portavo qui un giocatore turco importante, di quelli che hanno vinto l’argento europeo e che si vedono solo in televisione. L’ho fatto, Turkcan è qui, ed è l’Mvp dell’ultima Eurolega”.
In termini di obiettivi concreti, a cosa aspira la sua Mens Sana?
“So che vorreste sentirmi dire che vinceremo il campionato e l’Euroleague. Per ora posso dire che in Italia faremo concorrenza a tutte le formazioni che sperano di arrivare allo scudetto perché lo vogliamo conquistare anche noi. In Europa daremo filo da torcere ha chi ha le Final 4 come traguardo. Abbiamo costruito un gruppo fortissimo, ma le altre rimangono grandi. Anche Panathinaikos, Olympiakos, Efes Pilsen, Benetton Barcellona, Taugres, Real Madrid e via dicendo si sono potenziate. Al momento siamo arrivati al loro livello, ora vediamo cosa sapremo fare. Abbiamo contratti per due anni con quasi tutti i giocatori e al termine di questo progetto biennale potremmo anche essere sul tetto dell’Europa”.
Un progetto biennale implica anche un salto di qualità anche a livello di mentalità. E’ già cominciato?
“Certo. Già il fatto di aver allestito una squadra come questa ne è la prova. Tutto il mondo del basket sta parlando della Montepaschi, i giocatori, anche quelli di prima gandezza, vengono volentieri, una cosa che fino a poco tempo fa era solo un sogno. E’ stato fatto un grandissimo passo in avanti, ma ora la concorrenza aumenta. Il gruppo che l’anno scorso ha vinto la Saporta e ha fatto la finale di Coppa Italia, perdendo ai supplementari, è stato un’ottima base. Da lì siamo partiti per ricostruire e per portare la gente giusta per migliorare ancora. Non è difficile capire a cosa miriamo. L’ho detto anche l’ultimo giorno, a Cantù, che noi pensiamo in grande e che non ci basta una vittoria, per prestigiosa che sia. La mentalità non è cambiata, ora speriamo di portare a casa qualche titolo”.
Un commento su Vukcevic, che ha completato il roster?
“Stavamo cercando un esterno europeo da mettere in rotazione e lui è un ottimo giocatore di squadra, abituato a farsi onore in grandissime realtà europee come Olympiakos o Real Madrid. Ottimo difensore, ha anche punti nelle mani, 11 in 22 minuti di media in Eurolega è un dato molto buono per le nostre esigenze. E’ adatto alla chimica della squadra che abbiamo allestito”.
L’anno scorso ha più volte fatto appello ai tifosi affinché trasformassero il palasport in un inferno. Adesso cosa vuole dire?
“Il pubblico nella scorsa stagione è stato straordinario e penso di averlo accontentato al 90%. Quest’anno cercheremo di arrivare al 100%, se i supporters saranno sempre al nostro fianco. Siamo stati primi nel mercato, spero che lo saremo anche come calore e presenze alle nostre partite, più di quanto ne abbiano la Benetton, la Kinder o la Skipper”.
Marco De Candia
Lei l’anno scorso si è presentato facendo promesse importanti e le ha mantenute quasi tutte. Per l’avventura che sta per cominciare quali aspettative ha?
“Vorrei che Siena si confermasse una grande realtà europea. E’ vero che i risultati sono determinanti, sia per arrivare in alto che come mentalità, ma se la società e la città continueranno a pensare in grande, come hanno fatto fino a ora, verrà completato il salto di qualità necessario. In più tutti mi chiedevano perché non portavo qui un giocatore turco importante, di quelli che hanno vinto l’argento europeo e che si vedono solo in televisione. L’ho fatto, Turkcan è qui, ed è l’Mvp dell’ultima Eurolega”.
In termini di obiettivi concreti, a cosa aspira la sua Mens Sana?
“So che vorreste sentirmi dire che vinceremo il campionato e l’Euroleague. Per ora posso dire che in Italia faremo concorrenza a tutte le formazioni che sperano di arrivare allo scudetto perché lo vogliamo conquistare anche noi. In Europa daremo filo da torcere ha chi ha le Final 4 come traguardo. Abbiamo costruito un gruppo fortissimo, ma le altre rimangono grandi. Anche Panathinaikos, Olympiakos, Efes Pilsen, Benetton Barcellona, Taugres, Real Madrid e via dicendo si sono potenziate. Al momento siamo arrivati al loro livello, ora vediamo cosa sapremo fare. Abbiamo contratti per due anni con quasi tutti i giocatori e al termine di questo progetto biennale potremmo anche essere sul tetto dell’Europa”.
Un progetto biennale implica anche un salto di qualità anche a livello di mentalità. E’ già cominciato?
“Certo. Già il fatto di aver allestito una squadra come questa ne è la prova. Tutto il mondo del basket sta parlando della Montepaschi, i giocatori, anche quelli di prima gandezza, vengono volentieri, una cosa che fino a poco tempo fa era solo un sogno. E’ stato fatto un grandissimo passo in avanti, ma ora la concorrenza aumenta. Il gruppo che l’anno scorso ha vinto la Saporta e ha fatto la finale di Coppa Italia, perdendo ai supplementari, è stato un’ottima base. Da lì siamo partiti per ricostruire e per portare la gente giusta per migliorare ancora. Non è difficile capire a cosa miriamo. L’ho detto anche l’ultimo giorno, a Cantù, che noi pensiamo in grande e che non ci basta una vittoria, per prestigiosa che sia. La mentalità non è cambiata, ora speriamo di portare a casa qualche titolo”.
Un commento su Vukcevic, che ha completato il roster?
“Stavamo cercando un esterno europeo da mettere in rotazione e lui è un ottimo giocatore di squadra, abituato a farsi onore in grandissime realtà europee come Olympiakos o Real Madrid. Ottimo difensore, ha anche punti nelle mani, 11 in 22 minuti di media in Eurolega è un dato molto buono per le nostre esigenze. E’ adatto alla chimica della squadra che abbiamo allestito”.
L’anno scorso ha più volte fatto appello ai tifosi affinché trasformassero il palasport in un inferno. Adesso cosa vuole dire?
“Il pubblico nella scorsa stagione è stato straordinario e penso di averlo accontentato al 90%. Quest’anno cercheremo di arrivare al 100%, se i supporters saranno sempre al nostro fianco. Siamo stati primi nel mercato, spero che lo saremo anche come calore e presenze alle nostre partite, più di quanto ne abbiano la Benetton, la Kinder o la Skipper”.
Marco De Candia