SIENA — Al termine della scorsa stagione in pochi avrebbero scommesso sulla sua conferma. Ma contemporaneamente alla decisione del Coni di fissare un tetto per gli extracomunitari, l'ipotesi di Zukauskas nuovamente in biancoverde ha iniziato a farsi strada. Addirittura ai danni di Boris Gorenc, di giorno in giorno sempre più lontano dalla Montepaschi. In poco tempo, quindi, Zukauskas è divenuto da «incerto» a «intoccabile».
«Ho cercato di dare il massimo — spiega il lituano — e questa via volontà è stata ripagata. Forse non sono un giocatore con molti punti nelle mani ma credo di svolgere un buon lavoro all'interno della squadra. E poi nell'ambito di una partita non ci sono soltanto i canestri ma anche un lavoro nascosto che pochi riescono a vedere».
Squadra più forte significa anche responsabilità maggiori. Nel senso dei risultati.
«Certo, avremo una grandissima responsabilità perchè abbiamo la possibilità di vincere uno, due o anche tre titoli. Questo sarebbe un sogno ma per realizzarlo è necessario che tutti facciano il proprio lavoro senza interferire con l'allenatore. Bisogna fare esattamente quello che ci viene richiesto di fare».
Zukauskas non è proprio l'icona del giocatore-trascinatore di folle. Ma la sua esultanza dopo la vittoria di Lione ha emozionato i tifosi.
«Lavoriamo per noi stessi ma soprattutto per i tifosi. Sono loro che spendono soldi per seguirci in trasferta intraprendendo spesso anche lunghissimi viaggi. Lo scorso anno sono stati fantastici. Spero che si ripeteranno nella prossima stagione».
F.C.
«Ho cercato di dare il massimo — spiega il lituano — e questa via volontà è stata ripagata. Forse non sono un giocatore con molti punti nelle mani ma credo di svolgere un buon lavoro all'interno della squadra. E poi nell'ambito di una partita non ci sono soltanto i canestri ma anche un lavoro nascosto che pochi riescono a vedere».
Squadra più forte significa anche responsabilità maggiori. Nel senso dei risultati.
«Certo, avremo una grandissima responsabilità perchè abbiamo la possibilità di vincere uno, due o anche tre titoli. Questo sarebbe un sogno ma per realizzarlo è necessario che tutti facciano il proprio lavoro senza interferire con l'allenatore. Bisogna fare esattamente quello che ci viene richiesto di fare».
Zukauskas non è proprio l'icona del giocatore-trascinatore di folle. Ma la sua esultanza dopo la vittoria di Lione ha emozionato i tifosi.
«Lavoriamo per noi stessi ma soprattutto per i tifosi. Sono loro che spendono soldi per seguirci in trasferta intraprendendo spesso anche lunghissimi viaggi. Lo scorso anno sono stati fantastici. Spero che si ripeteranno nella prossima stagione».
F.C.