Davanti a una decina di silenziosi tifosi, incerti come il tempo, la Virtus ieri mattina all´Arcoveggio ha cominciato la stagione in un´atmosfera particolare. Più numerosa la squadra degli aficionados, anche se il roster non è ancora al completo, e anzi un elemento è già andato via.
Grigory Khiznjak non era presente al raduno, essendo che il contratto tra lui e la Virtus è stato risolto consensualmente, come recita il comunicato della società arrivato a tarda sera. Il primo acquisto bianconero torna dunque al mittente, con un´inversione di marcia dell´ultima ora. «Ci sono dei problemi per lui». Gli inghippi dovrebbero essere stati di natura contrattuale.
Lombardi in mattinata non ha commentato in proposito, dopo aver ribadito con fermezza che Andrea Meneghin non è stato mai cercato «Non lo abbiamo nemmeno mai nominato», ha detto il Dado. Meneghin è sul mercato, dove attualmente i maggiori sforzi bianconeri sono concentrati su Ruslan Avleev, che già lo stesso dirigente bianconero ha già dichiarato di apprezzare molto, anche se ormai mezza Europa sembra volere il talentuoso e irruento (caratterialmente) russo. Khiznjak che fine farà? «Devono ancora finire le viste mediche» ha poi aggiunto Lombardi qualche ora più tardi, lasciando anche intendere che la mancata presenza di Granger, un mese indicato come parte del gruppo, è frutto di una scelta squisitamente tecnica.
Ieri hanno cominciato gli altri. Undici agli ordini di Boscia, Consolini e del professor Grandi. Rigaudeau, Becirovic, Gaigneur, Smodis, Andersen, Frosini, Barlera, Brkic, Belinelli, Graziano e Brunamonti jr. Mancava Morlende, che fino al 19 agosto sarà con la Nazionale Francese, ma Boscia ha mostrato il solito slancio. «Vorrei già giocare in queste ore una partita. La base forte in questa squadra c´è, le situazioni aperte sono ancora parecchie. Nonostante una stagione durissima la Virtus correrà per arrivare fino in fondo a tutti i traguardi, come sempre. Io conto anche sui giovani italiani, come Brkic, Barlera e anche Belinelli, che ha solo 16 anni, ma è promettente e potrà rubare minuti importanti. La nostra rivelazione potrebbe essere Becirovic, ma solo perchè i guai della passata stagione non hanno potuto farlo emergere. Smodis dopo l´operazione allo scafoide lo aspetteremo tra 30 giorni, perchè torni al meglio. In sintesi alla Virtus serviranno tre o quattro mesi per adattarsi al piccolo cambio di stile tra me e Messina». Tanjevic ha vinto in scia già due scudetti, in Serbia e in Francia e lui che di detti è un maestro... «Io i proverbi non sono un esperto, li invento. Questo in slavo non esiste, ma saremo pronti».
Rigaudeau, come ha dichiarato Boscia è «una faccia da capitano», è al suo sesto anno e nei cinque precedenti ha sempre raggiunto una finale europea. «Ma questa volta è come se avessi cambiato squadra, anche se la città è rimasta la stessa. Compagni di coach, dirigenti, molte cose sono diverse e questo può essere un bene, un grosso stimolo. Una cosa buona per l´ambiente. Potevo andare via, seguire Ettore? Sono ancora qua e i traguardi rimangono gli stessi: all´inizio di ogni stagione ci sono sempre le superfavorite, tutti dicono Siena o Treviso. Poi alla fine saltano sempre fuori grosse sorprese». E i due nuovi suoi connazionali. «Gaigneur e Morlende sono giovani, non li conosco in modo approfondito, ma sono prontissimo a dare loro una mano».
Francesco Forni
Grigory Khiznjak non era presente al raduno, essendo che il contratto tra lui e la Virtus è stato risolto consensualmente, come recita il comunicato della società arrivato a tarda sera. Il primo acquisto bianconero torna dunque al mittente, con un´inversione di marcia dell´ultima ora. «Ci sono dei problemi per lui». Gli inghippi dovrebbero essere stati di natura contrattuale.
Lombardi in mattinata non ha commentato in proposito, dopo aver ribadito con fermezza che Andrea Meneghin non è stato mai cercato «Non lo abbiamo nemmeno mai nominato», ha detto il Dado. Meneghin è sul mercato, dove attualmente i maggiori sforzi bianconeri sono concentrati su Ruslan Avleev, che già lo stesso dirigente bianconero ha già dichiarato di apprezzare molto, anche se ormai mezza Europa sembra volere il talentuoso e irruento (caratterialmente) russo. Khiznjak che fine farà? «Devono ancora finire le viste mediche» ha poi aggiunto Lombardi qualche ora più tardi, lasciando anche intendere che la mancata presenza di Granger, un mese indicato come parte del gruppo, è frutto di una scelta squisitamente tecnica.
Ieri hanno cominciato gli altri. Undici agli ordini di Boscia, Consolini e del professor Grandi. Rigaudeau, Becirovic, Gaigneur, Smodis, Andersen, Frosini, Barlera, Brkic, Belinelli, Graziano e Brunamonti jr. Mancava Morlende, che fino al 19 agosto sarà con la Nazionale Francese, ma Boscia ha mostrato il solito slancio. «Vorrei già giocare in queste ore una partita. La base forte in questa squadra c´è, le situazioni aperte sono ancora parecchie. Nonostante una stagione durissima la Virtus correrà per arrivare fino in fondo a tutti i traguardi, come sempre. Io conto anche sui giovani italiani, come Brkic, Barlera e anche Belinelli, che ha solo 16 anni, ma è promettente e potrà rubare minuti importanti. La nostra rivelazione potrebbe essere Becirovic, ma solo perchè i guai della passata stagione non hanno potuto farlo emergere. Smodis dopo l´operazione allo scafoide lo aspetteremo tra 30 giorni, perchè torni al meglio. In sintesi alla Virtus serviranno tre o quattro mesi per adattarsi al piccolo cambio di stile tra me e Messina». Tanjevic ha vinto in scia già due scudetti, in Serbia e in Francia e lui che di detti è un maestro... «Io i proverbi non sono un esperto, li invento. Questo in slavo non esiste, ma saremo pronti».
Rigaudeau, come ha dichiarato Boscia è «una faccia da capitano», è al suo sesto anno e nei cinque precedenti ha sempre raggiunto una finale europea. «Ma questa volta è come se avessi cambiato squadra, anche se la città è rimasta la stessa. Compagni di coach, dirigenti, molte cose sono diverse e questo può essere un bene, un grosso stimolo. Una cosa buona per l´ambiente. Potevo andare via, seguire Ettore? Sono ancora qua e i traguardi rimangono gli stessi: all´inizio di ogni stagione ci sono sempre le superfavorite, tutti dicono Siena o Treviso. Poi alla fine saltano sempre fuori grosse sorprese». E i due nuovi suoi connazionali. «Gaigneur e Morlende sono giovani, non li conosco in modo approfondito, ma sono prontissimo a dare loro una mano».
Francesco Forni
Fonte: La Repubblica