LIVORNO. «Daniele Parente? É strepitoso, ha una voglia di lavorare che non ho mai visto in nessuno. Sambugaro? Sta bene, il lavoro che ha fatto a maggio insieme a Banchi e Danesi gli permetterà di avere una partenza super. L'arrivo di Mutavdzic? Creerà benefici al gioco degli esterni, ma anche a quello di Rodney Elliott». Bob Russo è una spremuta di entusiasmo. Dopo qualche avventura in giro per la Toscana e gli anni di gloria passati a Firenze, con cui ha ottenuto due promozioni (dalla C1 alla B d'eccellenza) e l'accesso ai playoff per la LegaDue, il coach livornese è tornato alla base di via Pera.
I contatti con Messina e Montegranaro sono stati un sogno di mezza estate, poi però le trattative sono saltate ed è arrivata la chiamata della Mabo. Impossibile dire di no...
«Già, impossibile - risponde Russo - A questa società sono legato da un cordone ombelicale lunghissimo. Quando Massimo Faraoni mi ha chiamato per fare l'assistente a Luca Banchi insieme a Walter De Raffaele, e diventare il responsabile di uno dei settori giovanili più importanti d'Italia non ho esitato un istante. Sono pronto a mettere tutto me stesso in questa esperienza: ho voglia di imparare e ampliare il mio bagaglio. Un conto era preparare una partita di B1 un altro sarà quello di preparare un match di A1. É un grande stimolo».
Finisce la prima settimana di preparazione: che Mabo sta nascendo?
«Vedo una squadra che è partita con l'entusiasmo a mille. Ogni anno qua c'è un'aria incredibile: si lavora al massimo dell'intensità. Ed è straordinario che i trascinatori siano Sambugaro, Parente e Santarossa».
L'anno scorso 'Sambu' iniziò con problemi fisici, Parente addirittura era fermo ai box. In più la squadra era al debutto in A1. Stavolta la situazione sembra diversa: ci si deve aspettare una partenza sprint?
«Le condizioni della squadra sono diverse. Per come conosco Luca Banchi non è mai partito forte per mettere subito punti in cascina. É uno che programma le stagioni. Però ammetto che quest'anno la squadra sta già molto bene. Il fatto stesso che la faccenda stranieri sia quasi risolta a parte il discorso della guardia, mi fa credere che i nostri tifosi vedranno una Mabo diversa, migliore fin da subito. Sambugaro e Santarossa stanno molto meglio rispetto all'anno scorso. Li ho visti lavorare a maggio con Banchi e Danesi e quel lavoro pagherà. Walter in pratica non si è mai fermato, visti gli impegni con la nazionale e lui stesso, proprio ieri, mi diceva di sentirsi molto carico».
E Parente? Dimenticato l'infortunio?
«Lui è strepitoso. Non ho mai visto nessuno allenarsi così. In palestra non si risparmia. É sempre il primo in ogni esercizio. Sono sicuro che tornerà il capitano che conosciamo. Dovrà ritrovare le situazioni da partita, ma è una garanzia».
Che cosa cambierà nell'assetto tattico con l'arrivo di un pivot vero come Mutavdzic?
«Già l'anno passato Banchi aveva lavorato per quattro esterni e un centro, che proprio centro poi non era. La venuta del serbo creerà benefici e spazi agli esterni e anche ad Elliott, uno che sa giocare sia spalle che fronte a canestro. Ne trarranno benefici anche Sambugaro e la nuova guardia. E poi saremo proiettati ancora di più in difesa, riusciremo ad imporre meglio la nostra retroguardia e la cosa ci permetterà di andare ancora più di corsa in attacco».
Giulio Corsi
I contatti con Messina e Montegranaro sono stati un sogno di mezza estate, poi però le trattative sono saltate ed è arrivata la chiamata della Mabo. Impossibile dire di no...
«Già, impossibile - risponde Russo - A questa società sono legato da un cordone ombelicale lunghissimo. Quando Massimo Faraoni mi ha chiamato per fare l'assistente a Luca Banchi insieme a Walter De Raffaele, e diventare il responsabile di uno dei settori giovanili più importanti d'Italia non ho esitato un istante. Sono pronto a mettere tutto me stesso in questa esperienza: ho voglia di imparare e ampliare il mio bagaglio. Un conto era preparare una partita di B1 un altro sarà quello di preparare un match di A1. É un grande stimolo».
Finisce la prima settimana di preparazione: che Mabo sta nascendo?
«Vedo una squadra che è partita con l'entusiasmo a mille. Ogni anno qua c'è un'aria incredibile: si lavora al massimo dell'intensità. Ed è straordinario che i trascinatori siano Sambugaro, Parente e Santarossa».
L'anno scorso 'Sambu' iniziò con problemi fisici, Parente addirittura era fermo ai box. In più la squadra era al debutto in A1. Stavolta la situazione sembra diversa: ci si deve aspettare una partenza sprint?
«Le condizioni della squadra sono diverse. Per come conosco Luca Banchi non è mai partito forte per mettere subito punti in cascina. É uno che programma le stagioni. Però ammetto che quest'anno la squadra sta già molto bene. Il fatto stesso che la faccenda stranieri sia quasi risolta a parte il discorso della guardia, mi fa credere che i nostri tifosi vedranno una Mabo diversa, migliore fin da subito. Sambugaro e Santarossa stanno molto meglio rispetto all'anno scorso. Li ho visti lavorare a maggio con Banchi e Danesi e quel lavoro pagherà. Walter in pratica non si è mai fermato, visti gli impegni con la nazionale e lui stesso, proprio ieri, mi diceva di sentirsi molto carico».
E Parente? Dimenticato l'infortunio?
«Lui è strepitoso. Non ho mai visto nessuno allenarsi così. In palestra non si risparmia. É sempre il primo in ogni esercizio. Sono sicuro che tornerà il capitano che conosciamo. Dovrà ritrovare le situazioni da partita, ma è una garanzia».
Che cosa cambierà nell'assetto tattico con l'arrivo di un pivot vero come Mutavdzic?
«Già l'anno passato Banchi aveva lavorato per quattro esterni e un centro, che proprio centro poi non era. La venuta del serbo creerà benefici e spazi agli esterni e anche ad Elliott, uno che sa giocare sia spalle che fronte a canestro. Ne trarranno benefici anche Sambugaro e la nuova guardia. E poi saremo proiettati ancora di più in difesa, riusciremo ad imporre meglio la nostra retroguardia e la cosa ci permetterà di andare ancora più di corsa in attacco».
Giulio Corsi