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La Virtus ricomincia da zero. Anzi da dieci

Non ci vuole un meteorologo (o un genio) per spiegare che non si tratta di un'estate come tutte le altre. Basta alzare gli occhi al cielo e scoprire nuvole e repentini cambiamenti di tempo. Ma c'è un'altra ragione per pensare che l'estate 2002 sia insolita rispetto a un recente passato. All'Arcoveggio, per il primo allenamento della Virtus di Tanjevic, i tifosi sono pochi, una decina. Più giocatori (o cronisti, fate voi) che appassionati. Mai successo, negli ultimi dieci anni, nella Città dei Canestri.
Certo, non si è trattato di un raduno ufficiale perché i giocatori avevano affrontato le visite mediche nei giorni scorsi, e il materiale per la nuova stagione era già stato consegnato. Ma una tifoseria bianconera così assente (e indifferente) non si era mai vista. E resta, invece, sulla Rete, il sondaggio fatto, al loro interno, dai Forever Boys: il 70 per cento non sarebbe disposto a rinnovare l'abbonamento.
C'è ancora qualche settimana di tempo, dunque, per ricucire quello che appare uno strappo. Ma ieri, in aggiunta alla pioggia, s'è aggiunto pure il giallo di Khyznjak, il centro dal cognome che sembra un codice fiscale. L'ucraino è in città da qualche giorno ma ieri, in palestra, non s'è visto. E' subentrato qualche problema e il pivot, che avrebbe dovuto presidiare l'area bianconera, potrebbe finire direttamente nella Nba. I motivi di questo cambiamento di direzione? «Sono in riunione, non ho nulla da dichiarare», il messaggio che il direttore generale della Virtus, Gianfranco Lombardi, ha affidato a Giordano Consolini.
In serata lo stringato comunicato bianconero: «La Virtus pallacanestro e il giocatore comunicano di avere risolto consensualmente il contratto». Il Dado è rimasto chiuso lassù, nel suo ufficio di via dell'Arcoveggio, per almeno tre ore, mentre la squadra, in compagnia del professor Grandi, correva nei prati e nel verde che circondano la palestra bianconera. Almeno fino a quando le cataratte del cielo non si sono aperte. La squadra, comunque, ha continuato a correre: i primi passi per raggiungere la condizione voluta da Tanjevic.
Ma resta, per ora, un altro dubbio: Granger. Sul moro la Virtus aveva un'opzione, Antonio avrebbe dovuto aggregarsi alla squadra, ma il nuovo regolamento – al massimo quattro extracomunitari a referto -, dovrebbe aver cambiato qualcosa. Perché Becirovic e Smodis, l'anno scorso «Bosman B», risultano a tutti gli effetti extracomunitari fino a quando, almeno, la Slovenia non avrà aderito a Eurolandia.
Tra una settimana, poi (esattamente venerdì prossimo), Tanjevic e i suoi ragazzi lasceranno Bologna per il ritiro di Porretta Terme. L'occasione per ritemprarsi e, forse, per avere un contatto diretto con i club organizzati, che sono stati interpellati per un faccia a faccia. La campagna abbonamenti (dovrebbe iniziare il 26 agosto) è ormai alle porte. E quel 70 per cento di Forever Boys che non intendono rinnovare fanno riflettere.
Alessandro Gallo
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