Aveva ragione Tanjevic. «La squadra non è ancora completa», le parole del coach alle 10 di sabato. Dieci ore più tardi il comunicato di una riga, «contratto risolto consensualmente», che, di fatto, ha riaperto la caccia al lungo. Certo, la Virtus ha Frosini ma, nelle ultime due stagioni, Fro, che ha dimostrato di essere uno dei migliori, è stato impiegato come numero quattro. Ci sono Andersen e Barlera, ma per essere competitivi in Europa serve un sette piedi grande e grosso. E con molta esperienza.
Si ricomincia, dunque. Con un'incognita in più. Ovvero che la Virtus si sia bruciato, in poche ore, uno dei quattro permessi di soggiorno concessi agli extracomunitari per questa stagione. La questione è legata a Khyznjak, con il quale, per altro, c'è stata l'intesa. La procedura, per la concessione dei permessi, è a catena: la società, nel caso la Virtus, inoltra la richiesta alla Fip che, a sua volta, la gira al Coni. Dal comitato olimpico si passa al ministero degli esteri. Se la Virtus sarà riuscita ad avvertire il Coni prima dell'ultimo passaggio, i permessi di soggiorno saranno ancora quattro. Diversamente si ridurranno a tre. Poco male perché in campo non potranno andare più di quattro extracomunitari — e due caselle sono già occupate da Becirovic e Smodis —, ma in caso di tagli la situazione si complicherebbe. In ogni caso Tanjevic sa che dal 19 agosto, a Porretta, potrà avere il giovane Morlende sul quale conta parecchio, come freschezza e forza fisica, per il ruolo di play. Gli altri che continuano a essere nel mirino sono Avleev, Meneghin (ma Lombardi nega ogni interessamento al giocatore) e Charlie Smith. Ma, ora, c'è da risolvere il quesito del lungo e da salutare Bonora che ha scelto Roma. In casa Fortitudo, invece, il puzzle pare completo. La Skipper si ritroverà mercoledì mattina in sede e, nel pomeriggio, comincerà a lavorare, agli ordini di Matteo Boniciolli (Roggiani e Breveglieri i suoi assistenti, con Ferro promosso quale responsabile del settore giovanile). Non ci sono annunci ufficiali da parte del club, ma i volti nuovi non mancheranno. Anche quelli di ritorno, come Cittadini e Fultz. Ma le attenzioni maggiori, dopo le partenze di Meneghin e Fucka, riguarderanno Pozzecco, Scepanovic, Skelin e Delfino. Una squadra che ha centimetri in meno rispetto al passato — piace Dan Langhi — , ma talento offensivo da affinare. E assemblare.
Alessandro Gallo
Si ricomincia, dunque. Con un'incognita in più. Ovvero che la Virtus si sia bruciato, in poche ore, uno dei quattro permessi di soggiorno concessi agli extracomunitari per questa stagione. La questione è legata a Khyznjak, con il quale, per altro, c'è stata l'intesa. La procedura, per la concessione dei permessi, è a catena: la società, nel caso la Virtus, inoltra la richiesta alla Fip che, a sua volta, la gira al Coni. Dal comitato olimpico si passa al ministero degli esteri. Se la Virtus sarà riuscita ad avvertire il Coni prima dell'ultimo passaggio, i permessi di soggiorno saranno ancora quattro. Diversamente si ridurranno a tre. Poco male perché in campo non potranno andare più di quattro extracomunitari — e due caselle sono già occupate da Becirovic e Smodis —, ma in caso di tagli la situazione si complicherebbe. In ogni caso Tanjevic sa che dal 19 agosto, a Porretta, potrà avere il giovane Morlende sul quale conta parecchio, come freschezza e forza fisica, per il ruolo di play. Gli altri che continuano a essere nel mirino sono Avleev, Meneghin (ma Lombardi nega ogni interessamento al giocatore) e Charlie Smith. Ma, ora, c'è da risolvere il quesito del lungo e da salutare Bonora che ha scelto Roma. In casa Fortitudo, invece, il puzzle pare completo. La Skipper si ritroverà mercoledì mattina in sede e, nel pomeriggio, comincerà a lavorare, agli ordini di Matteo Boniciolli (Roggiani e Breveglieri i suoi assistenti, con Ferro promosso quale responsabile del settore giovanile). Non ci sono annunci ufficiali da parte del club, ma i volti nuovi non mancheranno. Anche quelli di ritorno, come Cittadini e Fultz. Ma le attenzioni maggiori, dopo le partenze di Meneghin e Fucka, riguarderanno Pozzecco, Scepanovic, Skelin e Delfino. Una squadra che ha centimetri in meno rispetto al passato — piace Dan Langhi — , ma talento offensivo da affinare. E assemblare.
Alessandro Gallo
Fonte: Il Resto del Carlino
