LIVORNO — Procede senza soste la preparazione della Mabo made in Italy. La prima settimana è filata via senza particolari intoppi e con qualche lieta sorpresa, come quella di capitan Parente che in palestra è tornato a prendere confidenza con il pallone. Anche Sambugaro, frenato la passata stagione da diverse noie muscolari, sembra rispondere già bene ai carichi di lavoro somministrati dallo staff amaranto. In attesa dell'arrivo di Elliott e Mutavdzic (previsti nel fine settimana ), Luca Banchi inizia a trarre qualche segnale importante. "Peccato che gli stranieri non siano ancora a disposizione anche se, almeno per Elliott, non sarà certo un problema inserirsi in una squadra che ormai conosce bene. Piuttosto - continua l'allenatore labronico - la loro presenza era importante per non ritardare i programmi di una preparazione già programmata da tempo". Ma il gruppo italiano intanto va, e come se va. "In questi primi giorni - afferma Banchi - ho visto un Parente motivatissimo, determinato a recuperare il tempo perso nella passata stagione. Anche nelle azioni di uno contro uno e cinque contro cinque il giocatore ha avuto risposte positive, come Sambugaro che finalmente può allenarsi con continuità". Il capitano e il biondo venuto dalle terme sono in cerca di riscatto e per questo stanno lavorando sodo. Saranno due armi in più da poter utilizzare nel corso di un campionato lungo e difficile che la Mabo si prepara ad affrontare con entusiasmo. All'appello manca solo il giocatore dai venti punti a partita. Simon sicuramente non sarà disponibile prima di fine agosto e allora non è detto che Livorno sarà la sua destinazione. Meglio aspettare o sondare altre piste? Il tecnico maremmano è estremamente chiaro. «Se sapessi che la scelta di Simon, nel caso in cui venisse scartato al camp di Seattle, ricadesse su Livorno non avrei problemi ad aspettarlo perché tutti sono a conoscenza del suo valore. Bisogna però esserne certi fin da ora».
Nicola Vanni
Nicola Vanni