TRIESTE - Dopo Sinisa Kelecevic, Kelly McCarty. Per la Coop Nordest, Israele sta diventando la terra promessa. Arriva infatti dal Maccabi Givat Shmuel il nuovo americano di Trieste. Ala di 202 centimetri per 107 chili, McCarty è il giocatore sul quale hanno puntato gli occhi Cesare Pancotto e Mario Ghiacci. L’offerta, partita ieri, è arrivata sul tavolo del procuratore del giocatore per cui nella sede di via dei Macelli una risposta è attesa a ore.
McCarty rappresenta quel tipo di ala che Cesare Pancotto aveva indicato come ideale per completare il roster della sua nuova Coop. Un atleta prima di tutto, capace di mettere il fisico a disposizione della squadra. Non necessariamente un tiratore, ma sicuramente un ottimo difensore. Anche se, stando almeno alle statistiche dei suoi ultimi tre anni in Israele, un giocatore che non disdegna il canestro. Nella scorsa stagione ha chiuso con una media di oltre 35 minuti giocati a partita segnando più di 17 punti, prendendo quasi sette rimbalzi e tirando con il 60 per cento da due, il 35 per cento da 3 e l’80 per cento ai liberi.
Quello che però ha attirato l’attenzione di coach Pancotto sono le caratteristiche di un atleta capace di giocare con la squadra e per la squadra. Nel passato di McCarty anche una parentesi nell’Nba con i Denver Nuggets.
L’attesa di Kelly McCarty allontana, per ora, le possibilità di un passaggio di Agostino Li Vecchi a Trieste. Tra Snaidero e Coop, un pourparler sul giocatore siciliano c’è stato sicuramente. Ma il costo troppo elevato del giocatore e la volontà di firmare nel ruolo un americano hanno fatto sfumare la trattativa.
Con l’arrivo di McCarty la nuova Coop è fatta per nove decimi. Quattro lunghi sotto canestro, Erdmann e Pigato sul perimetro, Maric e Cavaliero in cabina di regia. C’è dunque il posto per un ultimo tassello che, stando alla volontà di Cesare Pancotto, dovrebbe essere una guardia in grado di giostrare anche da playmaker aggiunto. Si sonda il mercato italiano, si guarda con interesse anche al vasto panorama dei giocatori comunitari.
Tra gli italiani un nome circolato nelle ultime ore è quello di Marco Sambugaro, play-guardia lo scorso anno a Livorno che avrebbe manifestato la volontà di lasciare la formazione labronica per cercarsi una nuova squadra. Un giocatore che piace a Trieste, capace di essere pericoloso sul perimetro, ma in grado allo stesso tempo di dare una mano in cabina di regia. Un giocatore ideale nell’ottica di un probabile ulteriore ridimensionamento del numero di extracomunitari per la prossima stagione.
Le difficoltà, però, sono di natura economica. In questo senso è più probabile che la Coop Nordest trovi il giocatore ideale per completare il rester tra i comunitari rimasti ancora in circolazione sul mercato. Un nome, dunque, ancora da individuare, ma che nelle intenzioni della società dovrà essere trovato quanto prima. L’avvicinarsi dei primi impegni ufficiali, infatti, impone a Trieste di completare il suo roster quanto prima. Per arrivare almeno a Grado con l’organico al completo.
Lorenzo Gatto
McCarty rappresenta quel tipo di ala che Cesare Pancotto aveva indicato come ideale per completare il roster della sua nuova Coop. Un atleta prima di tutto, capace di mettere il fisico a disposizione della squadra. Non necessariamente un tiratore, ma sicuramente un ottimo difensore. Anche se, stando almeno alle statistiche dei suoi ultimi tre anni in Israele, un giocatore che non disdegna il canestro. Nella scorsa stagione ha chiuso con una media di oltre 35 minuti giocati a partita segnando più di 17 punti, prendendo quasi sette rimbalzi e tirando con il 60 per cento da due, il 35 per cento da 3 e l’80 per cento ai liberi.
Quello che però ha attirato l’attenzione di coach Pancotto sono le caratteristiche di un atleta capace di giocare con la squadra e per la squadra. Nel passato di McCarty anche una parentesi nell’Nba con i Denver Nuggets.
L’attesa di Kelly McCarty allontana, per ora, le possibilità di un passaggio di Agostino Li Vecchi a Trieste. Tra Snaidero e Coop, un pourparler sul giocatore siciliano c’è stato sicuramente. Ma il costo troppo elevato del giocatore e la volontà di firmare nel ruolo un americano hanno fatto sfumare la trattativa.
Con l’arrivo di McCarty la nuova Coop è fatta per nove decimi. Quattro lunghi sotto canestro, Erdmann e Pigato sul perimetro, Maric e Cavaliero in cabina di regia. C’è dunque il posto per un ultimo tassello che, stando alla volontà di Cesare Pancotto, dovrebbe essere una guardia in grado di giostrare anche da playmaker aggiunto. Si sonda il mercato italiano, si guarda con interesse anche al vasto panorama dei giocatori comunitari.
Tra gli italiani un nome circolato nelle ultime ore è quello di Marco Sambugaro, play-guardia lo scorso anno a Livorno che avrebbe manifestato la volontà di lasciare la formazione labronica per cercarsi una nuova squadra. Un giocatore che piace a Trieste, capace di essere pericoloso sul perimetro, ma in grado allo stesso tempo di dare una mano in cabina di regia. Un giocatore ideale nell’ottica di un probabile ulteriore ridimensionamento del numero di extracomunitari per la prossima stagione.
Le difficoltà, però, sono di natura economica. In questo senso è più probabile che la Coop Nordest trovi il giocatore ideale per completare il rester tra i comunitari rimasti ancora in circolazione sul mercato. Un nome, dunque, ancora da individuare, ma che nelle intenzioni della società dovrà essere trovato quanto prima. L’avvicinarsi dei primi impegni ufficiali, infatti, impone a Trieste di completare il suo roster quanto prima. Per arrivare almeno a Grado con l’organico al completo.
Lorenzo Gatto