Manca, almeno così assicura il presidente, un solo tocco per disegnare la Snaidero 2002-2003. Ormai ci siamo: il gm Giancarlo Sarti è ottimista, oggi potrebbe chiudere la pratica del play comunitario. Poi, toccherà a coach Fabrizio Frates pennellare la squadra arancione in serie A e in Uleb cup.
«Non ci sono novità – dice Sarti dopo una domenica pomeriggio di lavoro a Maiano – ma domani (oggi per chi legge, ndr) dovremmo trovare una soluzione per il play, penso e spero. Uno dei due tra Sanchez e Harisis dovrebbe accettare le nostre condizioni».
Sanchez va bene pur se andrà ai mondiali e a Udine si vedrà solo due settimane prima del via al campionato?
«È un fatto penalizzante, ma avremo pazienza di aspettarlo. È in vantaggio su Harisis. È un giocatore di qualità, un play importante e che ci può dare una grande aiuto».
Si dice che non abbia abbastanza punti nelle mani per questa Snaidero.
«Ci vorrebbe un squadra un po’ più disegnata su di lui, ma va bene anche così. Harisis ha più punti, ma meno esperienza internazionale. Sanchez è un talento che non è andato per caso nella Nba e dirige a bacchetta la nazionale argentina».
La Snaidero come si gioverà della classe di Pepe?
«Giocando con tiratori al fianco, non segnava perché sapeva che potevano farlo gli altri. Le sue buone capacità tecniche, però, pareggiano e sopravanzano la sterilità offensiva. Se ne avvantaggeranno i compagni di squadra. Non è uno sprovveduto, ha troppo talento: se serve tirerà, altrimenti farà fare 2 punti in più a tutti gli altri, che sono quelli che potrebbero servire da lui».
Preso Sanchez, la squadra sarà fatta: che ne pensa?
«Con lui Mian, Thompson, Alibegovic e Stern non avremo un quintetto da scudetto, ma dignitoso sì; al pari dei cambi Li Vecchi, Cantarello, Vujacic e Zacchetti. Dovremo lottare per ottenere risultati, ma abbiamo la possibilità di farlo. Si fanno solo con un gruppo unito: dobbiamo recuperare questo spirito, dopo avere percorso strade diverse».
Scommetterebbe sul lancio di Vujacic e Zacchetti?
«Usciranno fuori, hanno numeri importanti. Sasha sta facendo progressi notevoli, Joel è il migliore in Italia di quelli della sua stazza. La prossima stagione sarà quella della loro consacrazione. Vujacic l’ha già fatta da protagonista agli europei juniores e under 20, contro avversari più vecchi di lui. Zacchetti, nell’Italia che andata maluccio, è stato il migliore: comincia da affermarsi. In campionato e in Uleb cup avranno l’occasione di mettersi in mostra. Non gli si chiede di essere protagonista assoluti, ma di dare una buona mano alla squadra. Quando coach Frates dovrà pescare in panchina, dovranno farsi trovare pronti a dare un contributo di sostanza alla squadra».
Valerio Morelli
«Non ci sono novità – dice Sarti dopo una domenica pomeriggio di lavoro a Maiano – ma domani (oggi per chi legge, ndr) dovremmo trovare una soluzione per il play, penso e spero. Uno dei due tra Sanchez e Harisis dovrebbe accettare le nostre condizioni».
Sanchez va bene pur se andrà ai mondiali e a Udine si vedrà solo due settimane prima del via al campionato?
«È un fatto penalizzante, ma avremo pazienza di aspettarlo. È in vantaggio su Harisis. È un giocatore di qualità, un play importante e che ci può dare una grande aiuto».
Si dice che non abbia abbastanza punti nelle mani per questa Snaidero.
«Ci vorrebbe un squadra un po’ più disegnata su di lui, ma va bene anche così. Harisis ha più punti, ma meno esperienza internazionale. Sanchez è un talento che non è andato per caso nella Nba e dirige a bacchetta la nazionale argentina».
La Snaidero come si gioverà della classe di Pepe?
«Giocando con tiratori al fianco, non segnava perché sapeva che potevano farlo gli altri. Le sue buone capacità tecniche, però, pareggiano e sopravanzano la sterilità offensiva. Se ne avvantaggeranno i compagni di squadra. Non è uno sprovveduto, ha troppo talento: se serve tirerà, altrimenti farà fare 2 punti in più a tutti gli altri, che sono quelli che potrebbero servire da lui».
Preso Sanchez, la squadra sarà fatta: che ne pensa?
«Con lui Mian, Thompson, Alibegovic e Stern non avremo un quintetto da scudetto, ma dignitoso sì; al pari dei cambi Li Vecchi, Cantarello, Vujacic e Zacchetti. Dovremo lottare per ottenere risultati, ma abbiamo la possibilità di farlo. Si fanno solo con un gruppo unito: dobbiamo recuperare questo spirito, dopo avere percorso strade diverse».
Scommetterebbe sul lancio di Vujacic e Zacchetti?
«Usciranno fuori, hanno numeri importanti. Sasha sta facendo progressi notevoli, Joel è il migliore in Italia di quelli della sua stazza. La prossima stagione sarà quella della loro consacrazione. Vujacic l’ha già fatta da protagonista agli europei juniores e under 20, contro avversari più vecchi di lui. Zacchetti, nell’Italia che andata maluccio, è stato il migliore: comincia da affermarsi. In campionato e in Uleb cup avranno l’occasione di mettersi in mostra. Non gli si chiede di essere protagonista assoluti, ma di dare una buona mano alla squadra. Quando coach Frates dovrà pescare in panchina, dovranno farsi trovare pronti a dare un contributo di sostanza alla squadra».
Valerio Morelli