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La Kinder vede la Final Four

Kinder - Efes Pilsen 77-71

Kinder Bologna batte Efes Pilsen Istanbul 77-71 (15-15, 36-33, 56-53).
Kinder: Ginobili 12, Abbio 7, Bonora, Frosini, Andersen 6, Rigaudeau 13, Griffith 15, Brkic, Smodis 24, Barlera, Jaric.
All. Messina.
Efes Pilsen: Arslan 4, Brown 9, Onan 9, Stombergas 1, Ekmen ne, Vekiloglu, Tunceri 3, Yilmaz, Ozkan ne, Okur 15, Kambala 30.
All. Mahmudi.
Arbitri: Ramos (Spagna), Martin (Spagna), Lovsin (Slovenia).
Note - Tiri liberi: Kinder 21/24, Efes Pilsen 12/22. Usciti per falli: a 33'22« Okun (59-62). Tiri da tre: Kinder 4/19, Efes Pilsen 5/15. Rimbalzi: Kinder 44, Efes Pilsen 29. Spettatori: 6.500 circa.
BOLOGNA - Per un attimo – ma solo per un attimo – Messina pensa alla semifinale del 3 maggio. Ma è solo un secondo, perché la prudenza di Ettore ha il sopravvento e il coach della Kinder preferisce usare il condizionale. Anche se per rimanere fuori dalla final four, dando per persa l’ultima trasferta a Perm, la Virtus dovrebbe perdere in casa con il Real Madrid. Ci sta che i madridisti sbanchino Casalecchio, ma per mettere in ginocchio la Kinder dovrebbero vincere con uno scarto di 29 punti e ripetere così l’impresa della Scavolini, che però, nel campionato italiano, giocava al Bpa Palas.
E poi alla vittoria di ieri (importante) si aggiunge l’assist di Smodis (38 di valutazione) e quello forse più importante di Rashard (31). Alla prima vera gara, in questa stagione, di Rashard. E vincendo la Kinder lancia, in vista della final four del 3-5 maggio, anche la candidatura del proprio speaker. Gigi Terrieri viene premiato prima del confronto, da Ettore Messina. Per la trentennale voce della Virtus – che nella vita di tutti i giorni dirige l’agenzia numero 5 di Banca Intesa-Bci – c’è la targa tradizionale. Ma anche una canotta bianconera contrassegnata dal numero 900. Forse Messina non lo utilizzerà mai, ma la sua voce e la sua professionalità...
«Era una partita molto difficile – attacca Messina –. Non era facile scendere in campo dopo due gare come quella di Madrid e il derby. Qualcuno era un po’ vuoto. Non è un caso che Marko Jaric, che nelle due gare precedenti ci ha dato veramente tanto, fosse privo di energie fisiche e nervoso. Non sono preoccupato, perché ci sta che un giovane – compreso Andersen – possa accusare problemi del genere».
Più che un rimprovero quella di Messina è una semplice constatazione. E più che all’assenza virtuale di Jaric il coach si concentra sulla consistenza di Smodis e di Griffith. «E’ successo – insiste – quello che ci auguravamo da tempo. E cioè che Griffith facesse qualche passo in avanti. Mentre Matjaz ha confezionato un’altra prestazione consistente. Da quando è con noi, ovvero da due anni, non ha mai sbagliato le gare che contavano».
Messina incassa i complimenti del coach turco, Mahmudi, e tesse, a sua volta, l’elogio degli avversari. «Una gara difficile – continua – perché loro giocano con molto controllo. Abbiamo speso molto e credo che domani sarà durissima. Speriamo di avere gambe ed energie nervose necessarie. Ma sarà molto dura». Chiosa, rispondendo a una precisa domanda, con la quasi eliminazione della Skipper. «Siamo in una realtà particolare – aggiunge – e le vittorie e i successi dell’una vengono inevitabilmente amplificati dalle sconfitte degli altri». E Smodis, mvp della gara? «Ho avuto qualche difficoltà nella difesa sui pivot – dice Matjaz -. E’ bello giocare così le gare importanti. Anche perché questo è un successo che ci può spalancare le porte della final four».
Alessandro Gallo
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