IL salto dei portici tocca ad Andrea Meneghin, forse il giocatore più chiacchierato della storia di Basket City per quello che (in campo) non ha fatto. Era un´ipotesi bizzarra a fine giugno, adesso è una realtà. La Virtus per tutto ieri non ha mai ammesso che ci sia un accordo, nè tantomeno una trattativa, perchè Andrea risulterebbe ancora legato alla Fortitudo. Ma anche nel caso lo fosse, si tratterebbe solo di un filo molto facile da recidere. In sostanza poco più di una liberatoria, poichè c´è già l´accordo per la transazione del contratto pluriennale tra la società biancoblù e Meneghin. In soldoni una formalità, perchè in tal modo Andrea risulterebbe libero (e nominalmente non più uomo Fortitudo) per poi così cambiare sponda, senza essere ufficialmente prelevato dai cugini.
Giorgio Seragnoli in persona ha deciso che il destino di Andrea si staccasse dall´Aquila, naturalmente Tanjevic è stato l´energico promotore del suo attracco tra le Vu Nere. Boscia lo ritiene tutt´altro che un giocatore finito (o sopravvalutato) a 28 anni.
Meneghin è reduce da due stagioni negative dal punto di vista personale, sotto i 10 punti di media per le statistiche, ma soprattutto lontano da un rendimento e un comportamento accettabile sul parquet. E i punti più bassi, come fatturato e pure per condotta, sono stati i derby, dove è stato regolarmente asfaltato e ha sempre avuto battibecchi e scambio di provocazioni e insolenze con il pubblico bianconero. E´ chiaro che non sarà lui il più amato dai virtussini.
Da recuperare c´è parecchio credito, tecnicamente, ma anche per le aspettative e la risposta della piazza: questo non è certo l´acquisto che la stragrande maggioranza dei virtussini si augurava (anzi...) e pure da punto di vista tecnico ci sarebbe da ridire. E qui entra il ballo Tanjevic, che però ieri non ha voluto assolutamente entrare nello specifico. «Mancano ancora dei giocatori a questa squadra». Due esterni, uno sarebbe Meneghin, e un lungo? «Mancano degli elementi - ha tagliato corto Boscia - abbiamo Avleev, che è già un grande giocatore, di grande potenza, però non siamo al completo». Nessun cenno per Andrea, ma è chiaro che per il coach bianconero il pezzo pregiato da mettere sia proprio lui.
Dado Lombardi, dopo le smentite ufficiali dei giorni scorsi, ieri mattina era sceso su posizioni più accomodanti. «Il giocatore a quanto mi risulta è ancora della Fortitudo e quindi noi non intendiamo interferire. Ci piace Niccolai, ma anche gente come Basile o Fucka ci interessavano. È chiaro però che se questi non si sono liberati o fin quando non l´hanno fatto, come è stato il caso di Gregor, la Virtus non è mai entrata in contatto con loro. Lo stesso vale per Andrea». L´evidenza però alla fine viene fuori. Il Dado ammette. «Personalmente a me piace molto come giocatore e credo che anche a Boscia vada a genio, ma sono solo apprezzamenti». Ieri qualcuno lo aspettava già all´Arcoveggio, ma Andrea non si è manifestato, anche se la faccenda è prossima alla soluzione.
Con l´arrivo di Meneghin e Avleev, tramonta definitivamente l´ipotesi di lontano Nikola Radulovic, da inizio estate indicato come papabile bianconero. L´ala slava con passaporto italiano è vicina alla Joventud Badalona.
Francesco Forni
Giorgio Seragnoli in persona ha deciso che il destino di Andrea si staccasse dall´Aquila, naturalmente Tanjevic è stato l´energico promotore del suo attracco tra le Vu Nere. Boscia lo ritiene tutt´altro che un giocatore finito (o sopravvalutato) a 28 anni.
Meneghin è reduce da due stagioni negative dal punto di vista personale, sotto i 10 punti di media per le statistiche, ma soprattutto lontano da un rendimento e un comportamento accettabile sul parquet. E i punti più bassi, come fatturato e pure per condotta, sono stati i derby, dove è stato regolarmente asfaltato e ha sempre avuto battibecchi e scambio di provocazioni e insolenze con il pubblico bianconero. E´ chiaro che non sarà lui il più amato dai virtussini.
Da recuperare c´è parecchio credito, tecnicamente, ma anche per le aspettative e la risposta della piazza: questo non è certo l´acquisto che la stragrande maggioranza dei virtussini si augurava (anzi...) e pure da punto di vista tecnico ci sarebbe da ridire. E qui entra il ballo Tanjevic, che però ieri non ha voluto assolutamente entrare nello specifico. «Mancano ancora dei giocatori a questa squadra». Due esterni, uno sarebbe Meneghin, e un lungo? «Mancano degli elementi - ha tagliato corto Boscia - abbiamo Avleev, che è già un grande giocatore, di grande potenza, però non siamo al completo». Nessun cenno per Andrea, ma è chiaro che per il coach bianconero il pezzo pregiato da mettere sia proprio lui.
Dado Lombardi, dopo le smentite ufficiali dei giorni scorsi, ieri mattina era sceso su posizioni più accomodanti. «Il giocatore a quanto mi risulta è ancora della Fortitudo e quindi noi non intendiamo interferire. Ci piace Niccolai, ma anche gente come Basile o Fucka ci interessavano. È chiaro però che se questi non si sono liberati o fin quando non l´hanno fatto, come è stato il caso di Gregor, la Virtus non è mai entrata in contatto con loro. Lo stesso vale per Andrea». L´evidenza però alla fine viene fuori. Il Dado ammette. «Personalmente a me piace molto come giocatore e credo che anche a Boscia vada a genio, ma sono solo apprezzamenti». Ieri qualcuno lo aspettava già all´Arcoveggio, ma Andrea non si è manifestato, anche se la faccenda è prossima alla soluzione.
Con l´arrivo di Meneghin e Avleev, tramonta definitivamente l´ipotesi di lontano Nikola Radulovic, da inizio estate indicato come papabile bianconero. L´ala slava con passaporto italiano è vicina alla Joventud Badalona.
Francesco Forni
Fonte: La Repubblica