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Trieste, la presentazione di Camata

L'accordo è triennale

Andrea Camata, la presentazione
"Con Andrea Camata a livello tecnico e tattico aggiungiamo centimetri e peso alla squadra". Cesare Pancotto è felicissimo dell'arrivo del centro di San Donà, presentato ufficialmente questa mattina in via dei Macelli. "Siamo orgogliosi ­ sottolinea il giemme Mario Ghiacci ­ che Andrea abbia scelto Trieste, nonostante le molte offerte a sua disposizione, anche superiori alla nostra. E' un riconoscimento al nostro lavoro e alla nostra idea di creare qualcosa che duri nel tempo, dimostrato dall'accordo triennale che abbiamo raggiunto con il giocatore. Noi abbiamo scelto lui e lui ha scelto noi: lo sottolineo ancora una volta, la nostra filosofia è questa, portare a Trieste atleti che siano felici di accettare la nostra visione delle cose".
"Il pacchetto dei lunghi sarà la nostra spina dorsale", spiega coach Pancotto, "un nucleo che dovrà darci consistenza, intensità e determinazione. Con Podestà, Casoli, Kelecevic e Camata abbiamo a disposizione svariate soluzioni tecniche e tattiche, con la possibilità di alternare velocità e potenza, gioco dentro e gioco fuori, e di avere una buona gestione del minutaggio complessivo".

Camata: "Decisivo il gruppo di Trieste"
Reduce dal tour de force di ieri tra visite mediche e primi allenamenti, Andrea Camata spiega in conferenza stampa i motivi che l'hanno portato a Trieste. "Più che la proposta economica - racconta il lungo ex Verona - è stata decisiva l'ottima impressione che mi ha fatto Trieste l'anno scorso in campionato: ottimi risultati, una squadra difficile da affrontare per la sua compattezza e per l'affiatamento del gruppo, un pubblico di grandi numeri e grande tradizione, un ambiente sereno e ideale per giocare a basket". Senza contare che Trieste è solo a un'ora di macchina da casa.
"Con Pancotto non ho mai lavorato ­ dice ancora Camata - ma ho visto la mano di un ottimo allenatore nelle sue squadre, e tutti quelli con cui ho parlato mi hanno detto di un coach competente e soprattutto capace di tirare fuori il meglio da ogni singolo giocatore. E io voglio ancora crescere e migliorare, e magari vincere qualcosa, portando il mio mattoncino".
Inevitabile un excursus sull'esperienza spagnola con il Barcellona: "E' stata una bella esperienza. Ho trovato un ambiente estremamente euforico. Il livello tecnico è veramente molto alto, le squadre hanno mezzi economici per attirare giocatori importanti, i media, soprattutto la televisione, sono molto attenti. E poi i palazzetti, sempre strapieni, anche quelli più grandi. Nell'ultima partita di semifinale con il Tau a Vitoria la pressione dei tifosi è stata decisiva per il risultato, influendo sull'arbitraggio quando eravamo punto a punto. A proposito, gli arbitri italiani sono molto migliori di quelli spagnoli". Un cenno finale all'Estudiantes Madrid, avversaria di Trieste in Uleb Cup, e che Camata con il barca ha affrontato nella regular season dell'Acb: "E' una squadra molto forte, anche se hanno cambiato qualcosa. Soprattutto in casa, con un tifo molto caldo".

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