E' nato negli States ma, quel che più conta, ha un passaporto italiano. Joey Beard, in un colpo solo, risolve parecchi problemi alla Virtus. Perché è un buon lungo, perché non va a intaccare il monte permessi (di soggiorno per extracomunitari) e perché, eventualmente, può sfruttare il doppio passaporto da italiano. Come Ginobili per non tornare molto indietro nel tempo.
La Virtus, scottata dalla «toccata e fuga» consensuale con l'ucraino Khjznyak, ha comunque bisogno di un lungo da affiancare a Frosini (che da un paio di stagioni si è specializzato nel ruolo di quattro) e David Andersen. E Joey Beard — l'altro pivot del quale si parla con insistenza è Alan Tomidy —, nato il 21 febbraio 1975 a Falls Church, negli States, è l'uomo ad hoc. Duecentodieci centimetri per 100 chili di peso: lo yankee non ha né la stazza né il peso di Griffith (che superava i 130) o Khjznyak, ma è veloce ed è un ottimo saltatore. Lo aveva pescato, qualche anno fa, la Benetton Treviso (la solita diavoleria di Gherardini) che poi, per avere Tomidy, lo aveva girato a Rimini. E Joey in Romagna è andato piuttosto bene con 12,5 punti a gare e quasi 10 palloni raccolti, sotto il tabellone, ogni sera.
Dopo l'esperienza con la Vip — in passato ha militato nelle fila del Chorale Roanne Basket, in Francia, e nell'Mtv 1846 Giessen, in Germania — Joey è finito in Spagna, a Siviglia, con il Caja San Fernando.
Grazie al suo passaporto potrebbe anche giocare nella nazionale italiana con la quale ha avuto qualche approccio proprio a tempi di Tanjevic ct. E Joey potrebbe arrivare in questi giorni, per presentarsi, dopo Ferragosto, a Porretta Terme, dove la Virtus trasferirà il suo quartier generale. E dove arriverà anche Andrea Meneghin, sul quale Tanjevic confida, nonostante le due annate negative del Menego, per dare maggior fisicità al suo centrocampo.
E proprio per il discorso legato a questa maggiore vigoria fisica non è da trascurare la pista che porta a Charlie Bell, soprattutto se l'ex Maglione Unito non dovesse trovare soddisfazione ai suoi sogni Nba.
Ieri, infine, si è risolta una volta per tutte le querelle legata ad Antonio Granger che la Kinder aveva ingaggiato in corsa, nella passata stagione, prima della final four di Eurolega. Più volte annunciato come bianconero, Antonio ha firmato un contratto con l'Efes Pilsen Istanbul. E in Turchia, con quella maglia addosso, Antonio farà una figura sicuramente diversa rispetto a un altro ex virtussino, Saulius Stombergas.
Alessandro Gallo
La Virtus, scottata dalla «toccata e fuga» consensuale con l'ucraino Khjznyak, ha comunque bisogno di un lungo da affiancare a Frosini (che da un paio di stagioni si è specializzato nel ruolo di quattro) e David Andersen. E Joey Beard — l'altro pivot del quale si parla con insistenza è Alan Tomidy —, nato il 21 febbraio 1975 a Falls Church, negli States, è l'uomo ad hoc. Duecentodieci centimetri per 100 chili di peso: lo yankee non ha né la stazza né il peso di Griffith (che superava i 130) o Khjznyak, ma è veloce ed è un ottimo saltatore. Lo aveva pescato, qualche anno fa, la Benetton Treviso (la solita diavoleria di Gherardini) che poi, per avere Tomidy, lo aveva girato a Rimini. E Joey in Romagna è andato piuttosto bene con 12,5 punti a gare e quasi 10 palloni raccolti, sotto il tabellone, ogni sera.
Dopo l'esperienza con la Vip — in passato ha militato nelle fila del Chorale Roanne Basket, in Francia, e nell'Mtv 1846 Giessen, in Germania — Joey è finito in Spagna, a Siviglia, con il Caja San Fernando.
Grazie al suo passaporto potrebbe anche giocare nella nazionale italiana con la quale ha avuto qualche approccio proprio a tempi di Tanjevic ct. E Joey potrebbe arrivare in questi giorni, per presentarsi, dopo Ferragosto, a Porretta Terme, dove la Virtus trasferirà il suo quartier generale. E dove arriverà anche Andrea Meneghin, sul quale Tanjevic confida, nonostante le due annate negative del Menego, per dare maggior fisicità al suo centrocampo.
E proprio per il discorso legato a questa maggiore vigoria fisica non è da trascurare la pista che porta a Charlie Bell, soprattutto se l'ex Maglione Unito non dovesse trovare soddisfazione ai suoi sogni Nba.
Ieri, infine, si è risolta una volta per tutte le querelle legata ad Antonio Granger che la Kinder aveva ingaggiato in corsa, nella passata stagione, prima della final four di Eurolega. Più volte annunciato come bianconero, Antonio ha firmato un contratto con l'Efes Pilsen Istanbul. E in Turchia, con quella maglia addosso, Antonio farà una figura sicuramente diversa rispetto a un altro ex virtussino, Saulius Stombergas.
Alessandro Gallo
Fonte: Il Resto del Carlino