Un romano alla corte dei re del basket di strada americani. Francesco Guglietti 23 anni, gambe esplosive e passione sconfinata per la pallacanestro, a settembre volerà negli States per sfidare i migliori giocatori americani dei play round, i campi all´aperto che in America sono frequenti come da noi i campetti di calcio.
Un premio che «Plastic Man», è il nome d´arte di Guglietti che milita nelle fila della U.S. Tiber Basket Roma in B2, ha conquistato vincendo la finale della prima edizione del «King of playground», il campionato italiano del basket da strada, un evento che ha portato alla finale di Jesolo Lido, i 28 migliori giocatori italiani da playground.
«Sono felicissimo per questa affermazione - è il primo commento di Francesco Guglietti - e quasi non ci credo. Ma sono felice soprattutto per quello che mi attende a settembre. La pallacanestro è una parte fondamentale della mia vita, e credo sia stato importante in questa manifestazione riuscire ad esprimere le qualità individuali rispetto al classico gioco di squadra. Il mio soprannome? Mi sono ispirato a Stacey Augman un giocatore degli Atlanta Hawks». Uno che in America hanno ribattezzato proprio Plastic Man (uomo di plastica) per via delle sue straordinarie qualità atletiche e spettacolari.
Francesco Guglietti andrà in America per partecipare alla tappa newyorkese dell´«NBA - Hoop - it-up» un torneo sponsorizzato proprio dalla lega professionistica americana, la National Basketball Association.
(eduardo lubrano)
Un premio che «Plastic Man», è il nome d´arte di Guglietti che milita nelle fila della U.S. Tiber Basket Roma in B2, ha conquistato vincendo la finale della prima edizione del «King of playground», il campionato italiano del basket da strada, un evento che ha portato alla finale di Jesolo Lido, i 28 migliori giocatori italiani da playground.
«Sono felicissimo per questa affermazione - è il primo commento di Francesco Guglietti - e quasi non ci credo. Ma sono felice soprattutto per quello che mi attende a settembre. La pallacanestro è una parte fondamentale della mia vita, e credo sia stato importante in questa manifestazione riuscire ad esprimere le qualità individuali rispetto al classico gioco di squadra. Il mio soprannome? Mi sono ispirato a Stacey Augman un giocatore degli Atlanta Hawks». Uno che in America hanno ribattezzato proprio Plastic Man (uomo di plastica) per via delle sue straordinarie qualità atletiche e spettacolari.
Francesco Guglietti andrà in America per partecipare alla tappa newyorkese dell´«NBA - Hoop - it-up» un torneo sponsorizzato proprio dalla lega professionistica americana, la National Basketball Association.
(eduardo lubrano)
Fonte: La Repubblica