SIENA - Vrbica Stefanov è tornato. Il play macedone, dopo la corte serrata da parte di grandi club europei (tra cui il Real Madrid), non ha avuto difficoltà a legare il suo nome ancora a Siena e ieri è sbarcato al Palasclavo dopo aver superato i problemi legati al visto di ingresso in Italia. “Sono molto felice di essere ancora un giocatore della Mens Sana - è il suo esordio. - L’anno scorso mi sono trovato bene sia con la società che con i tifosi e la città, quindi non ho avuto problemi al momento di prendere la decisione di rimanere”.
Non ti è mai venuta la tentazione di dire di sì alle più grandi corazzate europee?
“No. Eravamo già grandi, adesso siamo una squadra perfino migliore. Con giocatori come quelli che sono arrivati, siamo ai livelli di Real Madrid, Tau o Panathinaikos. E’ incredibile”.
Cosa trovi incredibile? Che una piccola città come Siena abbia una squadra così forte?
“No, sapevo che sarebbe andata così. Ogni volta che parlavo con il general manager Ferdinando Minucci, lui mi diceva che avrebbe preso grandi campioni e io gli credevo. Mi aspettavo che arrivasse gente come Turkcan o Ford ed è successo”.
Se guardi indietro, quale dei tuoi ex compagni che se ne sono andati ti dispiace non ritrovare?
“Mi dispiace per tutti, eravamo un gruppo unito. E’ un peccato che non ci siano più Gorenc, Bulatovic, Topic, Pilotti, ma la stima che ho per loro non finirà certo perché sono andati in un’altra squadra”.
Cosa ti aspetti per la prossima stagione?
“Posso solo esprimere una speranza personale: vorrei vincere lo scudetto. So che anche la città lo desidera. Non si possono ancora fare proclami o promesse, è troppo presto. Però mi piacerebbe diventare campione d’Italia”.
Marco De Candia
Non ti è mai venuta la tentazione di dire di sì alle più grandi corazzate europee?
“No. Eravamo già grandi, adesso siamo una squadra perfino migliore. Con giocatori come quelli che sono arrivati, siamo ai livelli di Real Madrid, Tau o Panathinaikos. E’ incredibile”.
Cosa trovi incredibile? Che una piccola città come Siena abbia una squadra così forte?
“No, sapevo che sarebbe andata così. Ogni volta che parlavo con il general manager Ferdinando Minucci, lui mi diceva che avrebbe preso grandi campioni e io gli credevo. Mi aspettavo che arrivasse gente come Turkcan o Ford ed è successo”.
Se guardi indietro, quale dei tuoi ex compagni che se ne sono andati ti dispiace non ritrovare?
“Mi dispiace per tutti, eravamo un gruppo unito. E’ un peccato che non ci siano più Gorenc, Bulatovic, Topic, Pilotti, ma la stima che ho per loro non finirà certo perché sono andati in un’altra squadra”.
Cosa ti aspetti per la prossima stagione?
“Posso solo esprimere una speranza personale: vorrei vincere lo scudetto. So che anche la città lo desidera. Non si possono ancora fare proclami o promesse, è troppo presto. Però mi piacerebbe diventare campione d’Italia”.
Marco De Candia