Cantù è quella che ha cambiato meno, Milano ha rifatto completamente squadra e società, Varese sta affrontando il dopo Pozzecco ed è l'unica che deve completare gli acquisti. Un bilancio di Ferragosto è possibile, giudicando la campagna acquisti.
MILANO - Giorgio Corbelli si è mosso bene, perfettamente a suo agio nel ruolo di presidente al quale piace sempre dare il parere definitivo. L'unico confermato in casa Olimpia è lo slovacco Rancik (oltre allo junior Gallea), mentre l'uomo chiave fra gli otto nuovi acquisti è il «gaucho» Hugo Sconochini, un nome per la piazza, al contrario di Coldebella, che ci metterà un po' a scrollarsi di dosso l'etichetta di antipatico. Marlon Garnett ha le credenziali per essere il fuciliere che manca da parecchio, di garanzia anche il ritorno di Warren Kidd, meno di grido gli acquisti di Vanuzzo, Ferroni e Alberti, ma è gente tosta, che partirà dalla panchina con lo spirito giusto. Il dubbio è Duane Simpkins, ma la società si è tutelata: se non fosse l'ideale c'è sempre qualche taglio Nba da prendere al volo per affidargli la squadra.
CANTÙ - L'ultima stagione è probabilmente irripetibile, se lo mettano bene in testa i tifosi. Pino Sacripanti ha i piedi incollati al terreno, e con lui la famiglia Corrado. Gli acquisti migliori sono state le conferme: il quartetto Usa formato da Mc Cullough, Thorton, Hines e Stonerook è affidabile e dà garanzie, come del resto Dan Gay, indiscusso capo dello spogliatoio. Damiao si è presentato senza chili di troppo, giocherà più dello scorso anno perchè Fredrik Jonzen non è Todd Lindeman. Lo svedese è più acerbo e leggero, anche se con i Cowboys di Oklahoma State se l'è cavata bene. Un posto importante l'avrà Phil Jones, un realizzatore pescato dal gm Bruno Arrigoni con il solito eccellente rapporto qualità-prezzo. Fazzi, quando sarà a posto fisicamente, può essere un buon cambio.
VARESE - Gestire il dopo Pozzecco non è semplice, ma Dodo Rusconi è uno che ha sempre tirato dritto, in campo e in panchina. Dietro la scrivania ha commesso (e onestamente ammesso) qualche errore, ma gli ultimi acquisti lo riabilitano agli occhi dei tifosi. Boris Gorenc è considerato il miglior giocatore dello scorso campionato, Rusty LaRue ha un eccellente pedigree, mentre i tre «italiani» McCormack, Osella e Marin completano la panchina. Le conferme di Conti e Vescovi (con il broncio per il mancato ritocco all'ingaggio) sono importanti come il ritorno di Allegretti, l'ala del futuro, e il rinnovo del contratto a Zanus Fortes. I punti interrogativi sono il centro che manca all'appello e Di Giulio Maria: se e quando rientrerà ci saranno problemi di abbondanza.
Roberto Pacchetti
MILANO - Giorgio Corbelli si è mosso bene, perfettamente a suo agio nel ruolo di presidente al quale piace sempre dare il parere definitivo. L'unico confermato in casa Olimpia è lo slovacco Rancik (oltre allo junior Gallea), mentre l'uomo chiave fra gli otto nuovi acquisti è il «gaucho» Hugo Sconochini, un nome per la piazza, al contrario di Coldebella, che ci metterà un po' a scrollarsi di dosso l'etichetta di antipatico. Marlon Garnett ha le credenziali per essere il fuciliere che manca da parecchio, di garanzia anche il ritorno di Warren Kidd, meno di grido gli acquisti di Vanuzzo, Ferroni e Alberti, ma è gente tosta, che partirà dalla panchina con lo spirito giusto. Il dubbio è Duane Simpkins, ma la società si è tutelata: se non fosse l'ideale c'è sempre qualche taglio Nba da prendere al volo per affidargli la squadra.
CANTÙ - L'ultima stagione è probabilmente irripetibile, se lo mettano bene in testa i tifosi. Pino Sacripanti ha i piedi incollati al terreno, e con lui la famiglia Corrado. Gli acquisti migliori sono state le conferme: il quartetto Usa formato da Mc Cullough, Thorton, Hines e Stonerook è affidabile e dà garanzie, come del resto Dan Gay, indiscusso capo dello spogliatoio. Damiao si è presentato senza chili di troppo, giocherà più dello scorso anno perchè Fredrik Jonzen non è Todd Lindeman. Lo svedese è più acerbo e leggero, anche se con i Cowboys di Oklahoma State se l'è cavata bene. Un posto importante l'avrà Phil Jones, un realizzatore pescato dal gm Bruno Arrigoni con il solito eccellente rapporto qualità-prezzo. Fazzi, quando sarà a posto fisicamente, può essere un buon cambio.
VARESE - Gestire il dopo Pozzecco non è semplice, ma Dodo Rusconi è uno che ha sempre tirato dritto, in campo e in panchina. Dietro la scrivania ha commesso (e onestamente ammesso) qualche errore, ma gli ultimi acquisti lo riabilitano agli occhi dei tifosi. Boris Gorenc è considerato il miglior giocatore dello scorso campionato, Rusty LaRue ha un eccellente pedigree, mentre i tre «italiani» McCormack, Osella e Marin completano la panchina. Le conferme di Conti e Vescovi (con il broncio per il mancato ritocco all'ingaggio) sono importanti come il ritorno di Allegretti, l'ala del futuro, e il rinnovo del contratto a Zanus Fortes. I punti interrogativi sono il centro che manca all'appello e Di Giulio Maria: se e quando rientrerà ci saranno problemi di abbondanza.
Roberto Pacchetti