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Tagli, talenti e Pozzecco l´ultima moda Fortitudo

Boniciolli: "L´obiettivo? Lo scudetto"

NUOVA Fortitudo, per l´ennesima volta, ma la febbre è sempre alta. Centocinquanta irriducibili dell´Aquila ieri mattina hanno aspettato che i giocatori venissero a ritirare il materiale: una toccata e fuga, evidentemente però molto attesa. Il nuovo corso, impostato su criteri economici più rigorosi, piace. Il primo a prendersi gli applausi è stato anche l´ultimo acquisto, Mate Skelin, poi alla spicciolata tutti gli altri fino a Pozzecco il più atteso, giunto qualche minuto dopo mezzogiorno: boato, la delegazione della Fossa lo ha accolto con un coro per la Cacciatori. Lui ha riso a denti stretti, poi ha detto.
«Qua tutti i play, grandi e piccoli, non hanno fatto una bella fine. La sfida non è da poco, considerando che dall´altra parte c´è Tanjevic, l´uomo nero col sigaro, che io non sopporto proprio. La pressione è l´ultima cosa che mi spaventa: gioco e mi diverto se c´è più pathos è meglio. Meneghin? E´ un mio amico, se va alla Virtus tra noi non cambia nulla: a Varese forse gli erano permesse cose che qua non ti perdonano, ma io Bologna non la conosco ancora».
Mentre il Poz arringava la folla, la società ha parlato tramite Giovanni Veronesi, membro del consiglio di amministrazione. «La moralizzazione dei compensi e una più rigorosa politica gestionale sono necessarie per la sopravvivenza nelle stagioni a venire. Così Seragnoli ci ha chiesto di fare. Il budget è stato ridotto di quasi il 50%. Ci saranno due aree: quella tecnica, con Savic, il sottoscritto e Minelli e quella amministrativa con Enzo Lefebre. Tutti i contratti con i giocatori sono stati rinegoziati e quelli pluriennali rivisti con un´opzione di uscita a favore della società. Con Boniciolli si è deciso il rinnovo annuale. La squadra non è stellare, ma grintosa: ed è fatta e finita così».
Quindi con Basile capitano, Pozzecco, Scepanovic, Delfino, Fultz, Mancinelli, Skelin, Kovacic, Galanda. Più aggressività e innesti di qualità: Boniciolli ha motivi per sorridere entusiasta dopo un´estate finita in crescendo. «Sono molto contento di essere rimasto, la squadra allestita è ottima. Skelin è stato il miglior centro della passata Eurolega, con Kovacic forma un´ottima coppia. Galanda ha la possibilità di non essere più solo un grandissimo giocatore tattico. E viene data un´occasione a tre giovani, Cittadini, Mancinelli e Fultz».
E Pozzecco, non le fa venire almeno un po´ il mal di pancia? «No. Ho parlato con lui a lungo a Grado, è venuto da Milano in aereo per avere un incontro. Lo conosco da quando ero un giovanotto e Gianmarco era un bambino. Lui non cambierà me e io non cambierò lui, che è il miglior play d´Europa. Non so ancora come l´utilizzerò, ma questo vale per tutta la squadra: ci sono tanti ottimi giocatori, la competizione è aperta. Io lo vedo come un rimodellamento non un ridimensionamento e l´organico è completo, con Savic c´è una sintonia personale e tecnica». In soldoni, quale obiettivo? «Lo scudetto, dopo esserci arrivato a un passo. In una stagione sono migliorato e cresciuto. Ho accettato il contratto di un anno perchè mi dà la giusta spinta: se non mi fosse andato bene non sarei rimasto». Tanjevic e Meneghin? «Il fatto non mi riguarda, posso solo dire che la mia amicizia con Boscia è indelebile». Primo allenamento ieri pomeriggio a porte aperte, oggi sarà Furla. Aspettando Delfino, che è rimasto bloccato a Rosario da un coincidenza aerea e Scepanovic, che si vedrà solo dopo agosto, la Fortitudo è partita: la campagna abbonamenti comincerà il 2 settembre.
Francesco Forni
Fonte: La Repubblica
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