News

Myers, esagerati certi stipendi

"Noi più forti e equilibrati con Bonora playmaker"

Fa finta di non aver voglia di parlare, poi si scopre chiacchierone e simpatico. Il primo giorno per Carlton Myers al suo secondo anno a Roma è come la giornata di ieri: piacevole. «Devo proprio parlare oggi? Cominciamo già con il tormento delle interviste… È il mio quindicesimo raduno - dice sotto il sole di Settebagni - ma restiamo a Roma e non andiamo da qualche parte in montagna. Un allenatore bravo, come Piero Bucchi, si vede anche da questo».
Myers, come le sembra la nuova squadra?
«Durante questo mercato, mentre tutti parlavano e sbandieravano i loro affari ai quattro venti, Roma si è mossa in silenzio. Segno secondo me di grande professionalità. Ma d´altronde quando hai un manager come Brunamonti, un mito per qualunque giocatore di pallacanestro, è più facile. Sono convinto che quest´anno la squadra sia più equilibrata e più forte. Jenkins è uno che se continua a fare 30 punti anche quest´anno ci risolve un sacco di problemi. Anche a me, così magari divento un´arma tattica. Santiago è grosso e bravo, Tusek una sicurezza, e poi c´è Bonora. Nella mia carriera non sempre ho giocato con dei veri playmaker, a parte gente come Djordjevic e Rivers, quindi il fatto che Bonora quest´anno giochi con noi mi piace molto. Per un giocatore della mia tecnica avere un playmaker come Davide, che sa quando passare la palla, è fondamentale. La testa e il passaggio di Bonora sono le cose che ho sempre ammirato di lui».
E´ stato un mercato con pochi soldi ed ingaggi ridotti. Lei qualche anno fa si è ridotto lo stipendio in misura considerevole pur di aiutare la sua società (era la Fortitudo Bologna, ndr) ad allestire una formazione vincente. Lo rifarebbe?
«Certamente sì. Certi stipendi oggi non sono più sostenibili dai proprietari, stanchi di spendere miliardi e non vincere nulla o comunque troppo poco. La crisi è generale, e penso che abbiano fatto bene alcuni dei nostri giocatori come Fucka, che sono andati all´estero. Servono nuovi stimoli ogni tanto. Così come per il pubblico romano. Siamo noi giocatori a doverci impegnare per i risultati e convincere la gente a guardare la Virtus Roma. Ma la società deve anche organizzarsi per invogliare per esempio, i giovani delle scuole a riempire il Palazzetto dello sport. Che so, magari con un abbonamento quasi gratis per i primi due mesi ed un aumento del costo che sia in linea con le esigenze della società ma neanche esagerato. La prossima intervista però la facciamo a Natale?».
(e.l.)
Fonte: La Repubblica
TAGS
Le ultime gallery
Le ultime notizie
Title Sponsor
Platinum Sponsor
Official Marketplace
Official Sponsor
Official Sponsor
Official Sponsor
Official Sponsor
Technology Partner
Medical Supplier
Treno ufficiale
Official Ball
Official Luxury Rental Car Supplier
Technical Sponsor
Official Ticketing
Official Water
Official Nutrition Partner
Official Supplier
Official Court Supplier
Media Partner
Media Partner
Media Partner
Official Radio
Official Advisor