LIVORNO — Miladin Mutavdzic è arrivato e già giovedì sera ha svolto una parte dell'allenamento con i nuovi compagni. Misha, questo il suo soprannome, dovrà sobbarcarsi un grosso lavoro non solo sotto le plance, ma anche all'interno dello spogliatoio. È'lui, infatti, l'uomo con maggiore esperienza e dovrà rimpiazzare in questo ruolo delicato un grande personaggio come Ken Barlow. Il pivot serbo è cresciuto negli Stati Uniti giocando nella squadra del college di Louisiana e affinando così le sue doti tecniche. Negli ultimi quattro anni ha girato per l'Europa affrontando le due bolognesi in Eurolega e Udine in Coppa Saporta, facendosi così un'idea del basket nostrano e accumulando notevole esperienza. «Ho scelto l'Italia non solo perché è il paese più bello del mondo — ha detto Mutavdzic — ma anche e soprattutto per la pallacanestro che si gioca qui. Secondo me l'Italia è una delle tre migliori Leghe d'Europa». Fisico possente e integro, Misha sa farsi rispettare sotto i tabelloni. «Mi piace partire dalla difesa e dai rimbalzi, anche se so essere pericoloso pure in attacco. Comunque la mia filosofia di gioco parte da una buona difesa». Luca Banchi si aspetta grandi cose da Miladin Mutavdzic. «Le statistiche dicono che sia soprattutto un ottimo difensore — ha detto il tecnico della Mabo — ma noi sappiamo che Misha può essere anche un buon terminale offensivo. Deve costituire per noi una valida alternativa alle soluzioni dal perimetro. Mutavdzic è l'uomo che cercavamo, è un giocatore che sa usare bene i gomiti e questo è molto importante in una squadra giovane come la nostra». Dopo la presentazione e le foto di rito, Misha si è messo subito al lavoro con il resto del gruppo. C'era anche Keith Mc Leod, la guardia americana opzionata dalla Mabo che svolgerà un periodo di prova sotto lo sguardo di Banchi. Mc Leod, arrivato nella nottata, era provato dal fuso orario, anche se ha già fatto vedere buoni movimenti.