LA Virtus da ieri è in ritiro a Porretta e Tanjevic, andando avanti con la tabella di lavoro, aspetta i pezzi per completare il suo gruppo.
Su Meneghin è ancora nebbia profonda dopo le ultime indecisioni, dovute ai dubbi del giocatore, nate anche in relazione al diffuso malcontento dei supporters virtussini, tutt´altro che entusiasti del suo annunciato arrivo. Ora si tratterebbe di convincerlo, ammesso che la Virtus continui a essere convinta di portarlo a casa, secondo il desiderio di Tanjevic. Secondo il procuratore del giocatore, Meneghin i suoi dubbi li scioglierà dopo aver sciolto il suo rapporto con la Fortitudo, ma resta il fatto che le certezze di ieri sul futuro di Andrea non sono più tali oggi.
L´unico sponsor di Meneghin, come detto rimane Boscia Tanjevic, anche Seragnoli è pronto a firmare la liberatoria e non pare avere problemi sulla destinazione, ma Madrigali e lo stesso giocatore al momento restano sul guado.
Pezzi di peso sul perimetro sono comunque indispensabili per Boscia e quindi la ricerca continua. Da tempo Charlie Bell è offerto (mentre Charles Smith dovrebbe cercare ancora la carta Nba) e corrisponde all´identikit di una guardia con punti nelle mani. Treviso non lo ha più nei piani, ma ne detiene i diritti per l´Italia e parte della grana al momento sta qui. Lombardi smentisce ogni trattativa per il giocatore (fa sempre così) mentre sta concentrando le sue attenzioni su un omonimo. Raja Bell, guardia/ala di 26 anni e 1.96. «Il ragazzo è di nostro interesse» ha dichiarato stavolta il Dado, che sta pensando anche al ritorno di Gus Binelli per fare la chioccia ai lunghi.
Raja Bell però è uno dei giovani di belle speranze anche per la Nba. Prelevato dai Sixers direttamente dalla Cba prima dei play-off 2001 è arrivato con la squadra in finale, facendosi notare per le sue buone doti, a quei livelli soprattutto di difensore. Adesso, dopo meno di un anno e mezzo nei «pro» è trattato da varie squadre franchigie, anche se però non può puntare su un curriculum di livello (79 partite in tutto a 3.3 punti di media), ma è considerato un prospetto. Un´offerta pesante, simile a quella che ha convinto Avleev (500mila dollari annui), potrebbe rompere gli indugi, ma a questo punto tramonterebbe Meneghin, perché i due giocatori, come sagoma e ruolo, sono molto simili.
Francesco Forni
Su Meneghin è ancora nebbia profonda dopo le ultime indecisioni, dovute ai dubbi del giocatore, nate anche in relazione al diffuso malcontento dei supporters virtussini, tutt´altro che entusiasti del suo annunciato arrivo. Ora si tratterebbe di convincerlo, ammesso che la Virtus continui a essere convinta di portarlo a casa, secondo il desiderio di Tanjevic. Secondo il procuratore del giocatore, Meneghin i suoi dubbi li scioglierà dopo aver sciolto il suo rapporto con la Fortitudo, ma resta il fatto che le certezze di ieri sul futuro di Andrea non sono più tali oggi.
L´unico sponsor di Meneghin, come detto rimane Boscia Tanjevic, anche Seragnoli è pronto a firmare la liberatoria e non pare avere problemi sulla destinazione, ma Madrigali e lo stesso giocatore al momento restano sul guado.
Pezzi di peso sul perimetro sono comunque indispensabili per Boscia e quindi la ricerca continua. Da tempo Charlie Bell è offerto (mentre Charles Smith dovrebbe cercare ancora la carta Nba) e corrisponde all´identikit di una guardia con punti nelle mani. Treviso non lo ha più nei piani, ma ne detiene i diritti per l´Italia e parte della grana al momento sta qui. Lombardi smentisce ogni trattativa per il giocatore (fa sempre così) mentre sta concentrando le sue attenzioni su un omonimo. Raja Bell, guardia/ala di 26 anni e 1.96. «Il ragazzo è di nostro interesse» ha dichiarato stavolta il Dado, che sta pensando anche al ritorno di Gus Binelli per fare la chioccia ai lunghi.
Raja Bell però è uno dei giovani di belle speranze anche per la Nba. Prelevato dai Sixers direttamente dalla Cba prima dei play-off 2001 è arrivato con la squadra in finale, facendosi notare per le sue buone doti, a quei livelli soprattutto di difensore. Adesso, dopo meno di un anno e mezzo nei «pro» è trattato da varie squadre franchigie, anche se però non può puntare su un curriculum di livello (79 partite in tutto a 3.3 punti di media), ma è considerato un prospetto. Un´offerta pesante, simile a quella che ha convinto Avleev (500mila dollari annui), potrebbe rompere gli indugi, ma a questo punto tramonterebbe Meneghin, perché i due giocatori, come sagoma e ruolo, sono molto simili.
Francesco Forni
Fonte: La Repubblica