C'era anche Bostjan Nachbar ieri alla Ghirada: un salto per salutare gli amici nel bel mezzo della convalescenza dopo l'operazione di ernia inguinale (la stessa di Stojic) e ieri pomeriggio il ritorno a Houston, società dalla quale è stato scelto con il numero 15. «Della Benetton conservo bellissimi ricordi, mi ha fatto molto piacere rivedere tutti». Spiega cosa t'è successo. «Appena arrivato nel Texas ho sentito un po' di dolore, subito allora abbiamo deciso per l'intervento, in modo da essere pronto per l'inizio della stagione Nba, il 30 ottobre». Il tuo amico"Skita" invece gioca, e pure bene... «Sì, sono veramente contento per lui: la seconda gara di regular season sarà proprio contro Denver, spero di esserci e soprattutto di batterlo, anche se il primo anno ai Rockets dovrò solo imparare, fare pesi, diventare più forte». Ti sei già ambientato? «Certo, anche se ho trovato un ambiente del tutto diverso: sono nato in un paese di 5.000 abitanti mentre lì vivrò in una metropoli di 5 milioni, però ho potuto già conoscere gli allenatori, estremamente disponibili, come i giocatori, tutti bravi ragazzi, compreso il cinese Yao Min». Voi dei Rockets a quale obiettivo puntate in questa stagione? «La squadra è valida perché al draft sono state effettuate delle buone scelte, c'è una certa fiducia ed anche i giornali texani scrivono che possiamo puntare ai playoff. E' quello il traguardo che vogliamo raggiungere». E sulla Benetton cosa dici? «Non ci sono stati tanti cambiamenti, la maggior parte della squadra è la stessa, ed è un fatto positivo. L'altro vantaggio è che al posto di un grande coach come D'Antoni ce n'è un altro, cioè Messina, del quale penso tutto il bene possibile. Ha sempre vinto tanto e spero faccia altrettanto anche a Treviso. Da parte mia dagli Usa farò il tifo per voi, sarò il vostro tifoso numero uno».
si.fo.
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