È ripresa ieri pomeriggio la preparazione precampionato dell'Air Scandone Avellino. La formazione biancoverde, dopo l'arrivo di Gecevski, Guler e Giovacchini, è quasi a ranghi completi. Sono infatti undici gli atleti a disposizione di coach Markovski, e manca all'appello il solo Hafnar. O, meglio, chi prenderà il suo posto. È ormai certo che nel roster dell'Air non ci sarà più posto per lo sloveno, che si accaserà con i francesi del Nancy, se sarà raggiunto un accordo economico per lo svincolo del giocatore, sempre sotto contratto con la Scandone. Oggi stesso, la dirigenza di galleria Giordano dovrà adottare una decisione sulla strategia da adottare per rimpiazzare Hafnar. Il dilemma che attanaglia la società di galleria Giordano è se scegliere un comunitario o pescare il giocatore nel mercato degli extra-comunitari. La prima ipotesi consentirebbe all'Air di riservarsi un taglio, mentre nella seconda ipotesi sarà necessario non commettere errori, ma anche tanta fortuna nel pescare il giocatore con caratteristiche tecniche e caratteriali che ben si sposino con quelle del resto della squadra. «È una decisione che dovremo prendere collegialmente - afferma il consulente di mercato Sanfilippo -. Il problema non è la sostituzione di Hafnar, ma la volontà di tesserare un atleta comunitario o uno extra. Con la differenza che, dal punto di vista tecnico, un atleta extra-comunitario potrebbe offrire maggiori garanzie. Ed il mercato oggi è diventato anche abbastanza favorevole, con giocatori che hanno ridotto le proprie pretese in maniera sensibile. Ci sono atleti che prima chiedevano 300mila dollari ed ora si accontenterebbero di meno di 120mila». La decisione dovrà tener conto del budget a disposizione, che sarà accresciuto dal ricavato della cessione del contratto di Hafnar, ma anche delle nuove norme, «figlie» della legge Bossi-Fini, che non consentono ad una società di serie A di avere più di quattro visti per atleti extra-comunitari.
