PESARO - Sorriso spavaldo e contagioso, una miriade di valigie e fidanzata al seguito. Così si è presentato a chi lo aspettava Clarence Gilbert, atterrato in perfetto orario all’aeroporto di Bologna. Miami-Zurigo la prima tappa del viaggio e poi Zurigo-Bologna, con arrivo sotto le due torri alle 10,15 di ieri. 188 cm condensati in un corpo solido e atletico, condito dalla giusta dose di verve e simpatia. Anche Gilbert che - assieme a Pecile - sarà il biancorosso più piccino, è entusiasta della collocazione e non vede l’ora di iniziare. «Sono eccitato - sono le prime parole di “The Rock" - So che la Scavolini è una grandissima squadra e ho scelto Pesaro perchè rappresenta una grossa opportunità per me. Meglio di così non poteva andare». Cosa conosce del basket italiano? «Molto poco». Intanto ci ha pensato il ds Ario Costa a impartirgli i primi rudimenti: regular season, play-off ecc... Poi, nel pomeriggio, Clarence si è aggregato al gruppo che sta lavorando già da alcuni giorni a Folgaria. «Ho già giocato con McGhee e Christoffersen : sono ottimi giocatori e provengono da due dei College tra i più rinomati. Sarà una bellissima esperienza giocare fianco a fianco». Il suo primo obiettivo è un ritornello già sentito quest’anno, un minimo comune denominatore per tutti i petali della rosa: «Mi aspetto di lavorare duro, di fare ciò che serve alla squadra. Spero di rendermi molto utile». Booker - pur non conoscendola personalmente - ha speso parole di elogio nei suoi confronti... «Sono contento che Melvin dica questo, lui è un giocatore incredibile e spero di farlo dimenticare ai pesaresi». Dimenticare no, ma mettere da parte - per un po’ - nei cuori dei tifosi sì. Conferma che Missouri sia la migliore Università al mondo? «Certo, sono d’accordo con Melvin! - giura la guardia/play della Scavolini - Ha ormai eguagliato Duke e North Carolina e credo fortemente nel suo futuro». Un pensiero per i suoi nuovi fans? «Posso solo assicurare alla gente che farò di tutto per vincere! Darò certamente il mio massimo». E così Gilbert si è unito ai compagni, che stanno proseguendo la preparazione. L’unico giocatore che si è fermato è stato Ken Lacey, che ha riportato un lieve risentimento muscolare e ha ripreso a lavorare ieri dopo due giorni di stop. Per il resto tutto bene, con l’entusiasmo che la fa da padrone. A Folgaria la Scavolini si sta allenando con intensità, approfittando delle strutture offerte dalla località situata nel Trentino sud-orientale. Folgaria è un altopiano che che va dai 1200 ai 2000 metri e che presenta rilievi montuosi compresi tra i fiumi Adige e Brenta. 60 sono gli alberghi a disposizione, sfruttati da diversi anni da importanti squadre di basket e calcio, nazionali ed internazionali, che scelgono Folgaria come meta per il ritiro pre-campionato. Località ridente, ospitalità generosa e impianti all’avanguardia. Per cominciare al meglio la sua avventura, la Scavolini non poteva chiedere di più. Domani intanto si torna a Pesaro, per cominciare la seconda fase della preparazione, che poi altro non è che la marcia di avvicinamento alle prime amichevoli. All’appello - a questo punto - manca solo Norm Richardson, che sta ancora aspettando il visto e che non dovrebbe essere a disposizione di coach Crespi prima di una settimana.
Camilla Cataldo
Camilla Cataldo