BORMIO — Una settimana intensa, ma soprattutto con la squadra al completo: non accadeva da parecchio all'Olimpia Milano. Il primo risultato concreto dell'era Corbelli è questo, permettere all'allenatore di lavorare bene dal primo giorno di raduno.
Ad Attilio Caja manca solo Hugo Sconocchini, in Argentina per i Mondiali, ma il tecnico non può lamentarsi.
«Infatti sono contento, c'è grande applicazione da parte di tutti. La disponibilità e l'attenzione non mancano, come i problemi muscolari, ma niente di preoccupante».
La squadra è completamente nuova.
«Coldebella è già un leader. Ha tutte caratteristiche positive, compreso il carisma per interpretare sia il gioco che la figura del trascinatore. Sarà la guida dei giovani, ma anche degli stranieri. Rancik (l'unico sopravvissuto dell'Adecco 2001-2002) mi ha fatto una grande impressione, ha qualità atletiche e tecniche notevoli. Kidd è un po' indietro di preparazione, anche perché è arrivato qualche giorno dopo qui a Bormio, mentre Garnett è già in forma. Gli altri lavorano bene, senza problemi, a parte la tendinite di Alberti, che andrà via con un po' di riposo».
Gli occhi sono puntati su Duane Simpkins, che in un mese deve convincervi che può guidare l'Olimpia.
«La prima impressione è buona. Ha un ottima conoscenza del gioco e una mano discreta. Decideremo a settembre, senza fretta».
Qual è il futuro immediato dell'Olimpia?
«Due allenamenti al giorno, poi due amichevoli la prossima settimana, contro Siena e Ulker Instanbul, prima di tornare a Milano. A fine mese giocheremo un torneo a Pavia, con Biella, Novara e la squadra di casa. Il test precampionato più interessante sarà il Trofeo Lombardia, perché lì ci faremo un'idea più precisa sulle potenzialità della squadra, e definiremo la posizione di Simpkins».
Cosa promette Caja al tifoso Olimpia?
«Solo che andremo di corsa, sempre. Certo, faremo qualche errore, ma non dobbiamo vincere lo scudetto, quindi ce lo possiamo permettere. La nostra sarà una pallacanestro divertente, alla ricerca continua e sistematica del gioco in velocità. Speriamo che il pubblico si senta subito coinvolto».
Oggi è già possibile fare le carte al campionato?
«No, decisamente. Le squadre non sono ancora complete. Le due di Bologna devono terminare la campagna acquisti, Siena è forte ma forse tornerà ancora sul mercato, Roma deve definire l'organico e Pesaro ha americani di cui non conosco il valore. E' troppo presto per giudicare».
E il ruolo di Milano?
«L'ho già detto: non pensiamo allo scudetto, ma a divertire e a farci apprezzare».
Roberto Pacchetti
Ad Attilio Caja manca solo Hugo Sconocchini, in Argentina per i Mondiali, ma il tecnico non può lamentarsi.
«Infatti sono contento, c'è grande applicazione da parte di tutti. La disponibilità e l'attenzione non mancano, come i problemi muscolari, ma niente di preoccupante».
La squadra è completamente nuova.
«Coldebella è già un leader. Ha tutte caratteristiche positive, compreso il carisma per interpretare sia il gioco che la figura del trascinatore. Sarà la guida dei giovani, ma anche degli stranieri. Rancik (l'unico sopravvissuto dell'Adecco 2001-2002) mi ha fatto una grande impressione, ha qualità atletiche e tecniche notevoli. Kidd è un po' indietro di preparazione, anche perché è arrivato qualche giorno dopo qui a Bormio, mentre Garnett è già in forma. Gli altri lavorano bene, senza problemi, a parte la tendinite di Alberti, che andrà via con un po' di riposo».
Gli occhi sono puntati su Duane Simpkins, che in un mese deve convincervi che può guidare l'Olimpia.
«La prima impressione è buona. Ha un ottima conoscenza del gioco e una mano discreta. Decideremo a settembre, senza fretta».
Qual è il futuro immediato dell'Olimpia?
«Due allenamenti al giorno, poi due amichevoli la prossima settimana, contro Siena e Ulker Instanbul, prima di tornare a Milano. A fine mese giocheremo un torneo a Pavia, con Biella, Novara e la squadra di casa. Il test precampionato più interessante sarà il Trofeo Lombardia, perché lì ci faremo un'idea più precisa sulle potenzialità della squadra, e definiremo la posizione di Simpkins».
Cosa promette Caja al tifoso Olimpia?
«Solo che andremo di corsa, sempre. Certo, faremo qualche errore, ma non dobbiamo vincere lo scudetto, quindi ce lo possiamo permettere. La nostra sarà una pallacanestro divertente, alla ricerca continua e sistematica del gioco in velocità. Speriamo che il pubblico si senta subito coinvolto».
Oggi è già possibile fare le carte al campionato?
«No, decisamente. Le squadre non sono ancora complete. Le due di Bologna devono terminare la campagna acquisti, Siena è forte ma forse tornerà ancora sul mercato, Roma deve definire l'organico e Pesaro ha americani di cui non conosco il valore. E' troppo presto per giudicare».
E il ruolo di Milano?
«L'ho già detto: non pensiamo allo scudetto, ma a divertire e a farci apprezzare».
Roberto Pacchetti