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Montepaschi può contare su Oztas

Il turco :«Potrei dare di più»

SIENA — Quando Ataman ha mandato in campo Alpay Oztas al posto di Roberto Chiacig, in molti hanno pensato che la Montepaschi avrebbe sofferto sotto le plance. Ed invece il break decisivo per prendere la distanza di sicurezza dall'Unics Kazan è arrivato proprio dalle sue mani, prima con un anticipo su Earl, poi con un rimbalzo offensivo e quindi con due triple consecutive che hanno fatto esplodere l'entusiasmo del Palasport. Per Oztas è stata una bella rivinciata dopo le molte partite seguite dalla panchina o addirittura dalla tribuna, dopo l'arrivo di Masiulis. «Ho dimostrato di poter essere utile alla squadra — conferma convinto il giocatore — e se il coach mi concedesse più spazio potrei dare un contributo ancora superiore». La precisione nel tiro dall'arco è senza dubbio la peculiarità principale del lungo voluto da Ataman. E del coach turco sembra aver ereditato anche la dialettica. «Sono il miglior tiratore da tre punti della squadra. Posso fare canestro da qualsiasi posizione e l'anno passato, in Turchia, l'ho dimostrato. Sono un lungo che può tirare con facilità dalla lunga distanza e credo, quindi, di essere un giocatore molto duttile». Sentire 4500 persone che urlano di gioia per il canestro realizzato deve essere una bella sensazione. Cosa si prova in quei momenti? «E' davvero un momento splendido. I tifosi sono una componente importante perchè con il loro supporto mi permettono di giocare con maggiore concentrazione». Alpay è pronto per contribuire nuovamente al risultato della squadra. Fino a questo momento di spazio l'ha ottenuto davvero poco, anche perchè davanti a lui c'è un certo Milenko Topic. Ma in alcune occasioni, soprattutto quando la squadra incontra una serata storta nel tiro da tre punti, il suo utilizzo può rivelarsi davvero importante per creare maggiore pericolosità sul perimetro e quindi aprire la difesa avversaria. Cosa che potrebbe accadere già domani sera contro Udine visto che la difesa dei friulani non appare certo impenetrabile. Portare fuori un lungo dall'area significherebbe quindi offrire a Chiacig maggiore spazio per l'uno contro uno. Ed a quel punto per Stern e Cantarello saranno dolori.
Federico Cappelli
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