Dusan Vukcevic , yugoslavo con passaporto greco, è uno dei volti nuovi dela Montepaschi. Giunto a Siena, è apparso subito in forma e soprattutto molto caricato dal punto di vista della determinazione. “Non ho rimpianti per aver lasciato il Real Madrid - spiega. - A me piacciono le città piccole, tranquille, ma non ho certo scelto Siena solo per questo. Mi è piaciuta la squadra che ha allestito la dirigenza, credo che ci sia la possibilità di fare bene sia in Italia che in Europa. Ero già stato qui qualche anno fa, quando militavo nell’Olympiakos, e già allora avevo apprezzato l’organizzazione della società. Anche queste cose contano, anche se alla fin fine l’aspetto più importante è il basket, il gioco.
Vukcevic è molto soddisfatto della sua scelta di firmare il contratto con la Montepaschi e non ne fa mistero. “Ingaggiare campioni come Turkcan non deve essere facile, ma ti fa fare un bel salto di qualità. Credo che, a questo punto, la nostra sia da considerare una delle più forti formazioni in Italia, e anche in Europa abbiamo ottime possibilità di dire la nostra”.
Dopo aver lasciato una delle più grandi realtà della Spagna, sarebbe lecito pensare che l’esterno si aspetti un posto in quintetto a discapito di Zukauskas. Non sembra sia così: “Non ho pretese, certe cose le decide il coach e io sono a sua disposizione. Certo, sarebbe bello giocare tutti e 10, ma quando fai parte di un gruppo, devi anche avere la consapevolezza del tuo ruolo. A volte serve spingere in attacco, altre volte è meglio potenziare la difesa... chi può dire in anticipo cosa servirà, volta per volta? E’ sempre meglio saper fare più cose, ma la mia caratteristica principale è il tiro dalla posizione di guardia. Però so muovermi anche come play maker e come ala e credo che qui troverò maggiore spazio proprio in quest’ultima posizione. Non ci sono problemi”.
Siena, con la sua mentalità paliesca, è una città in cui «vincere» è il verbo principale. Neanche questo, però, spaventa Vukcevic: “Mi piace avere addosso la pressione, sia dei tifosi che dell’allenatore che della stampa. Credo che sia il modo migliore per lavorare e per sbagliare poco. Al pubblico ancora non posso fare promesse, ma ovviamente mi piacerebbe conquistare lo scudetto. E’ una speranza, un traguardo per il quale impegnarsi a fondo”.
M.D.
Vukcevic è molto soddisfatto della sua scelta di firmare il contratto con la Montepaschi e non ne fa mistero. “Ingaggiare campioni come Turkcan non deve essere facile, ma ti fa fare un bel salto di qualità. Credo che, a questo punto, la nostra sia da considerare una delle più forti formazioni in Italia, e anche in Europa abbiamo ottime possibilità di dire la nostra”.
Dopo aver lasciato una delle più grandi realtà della Spagna, sarebbe lecito pensare che l’esterno si aspetti un posto in quintetto a discapito di Zukauskas. Non sembra sia così: “Non ho pretese, certe cose le decide il coach e io sono a sua disposizione. Certo, sarebbe bello giocare tutti e 10, ma quando fai parte di un gruppo, devi anche avere la consapevolezza del tuo ruolo. A volte serve spingere in attacco, altre volte è meglio potenziare la difesa... chi può dire in anticipo cosa servirà, volta per volta? E’ sempre meglio saper fare più cose, ma la mia caratteristica principale è il tiro dalla posizione di guardia. Però so muovermi anche come play maker e come ala e credo che qui troverò maggiore spazio proprio in quest’ultima posizione. Non ci sono problemi”.
Siena, con la sua mentalità paliesca, è una città in cui «vincere» è il verbo principale. Neanche questo, però, spaventa Vukcevic: “Mi piace avere addosso la pressione, sia dei tifosi che dell’allenatore che della stampa. Credo che sia il modo migliore per lavorare e per sbagliare poco. Al pubblico ancora non posso fare promesse, ma ovviamente mi piacerebbe conquistare lo scudetto. E’ una speranza, un traguardo per il quale impegnarsi a fondo”.
M.D.