TRIESTE - Finita la settimana di Ferragosto, parte il conto alla rovescia per la materializzazione del nuovo sponsor della Pallacanestro Trieste. Le possibilità che le squadra triestina giochi con un altro nome sulla canottiera sono molto alte. Lo staff dirigenziale triestino ostenta ottimismo e conta di dare l’annuncio ufficiale (le trattative sono comunque molto complicate) nel corso della prima decade di settembre.
Il nuovo main sponsor, un’azienda di fuori Trieste (era impossibile che saltasse fuori un mecenate locale, ma l’aiuto potrebbe arrivare anche da molto vicino, cioè dal Friuli), garantirà per la prossima stagione 650-700 mila euro. A questo punto la Coop passerà a secondo sponsor limando il suo contributo dagli attuali 600 mila a 360-370 mila euro. Nelle partite di Coppa Uleb invece è molto probabile che Trieste giochi con la scritta Generali com’è già accaduto negli anni scorsi per la squadra di pallamano.
C’è però anche la possibilità che il nuovo main sponsor voglia garantirsi anche una visibilità internazionale. In questa seconda ipotesi Generali farà parte della coppia di secondi sponsor assieme alle Coop. La dirigenza della Pallacanestro Trieste incontrerà inoltre nei prossimi giorni anche i vertici di Acegas e Illycaffè nel tentativo di rinnovare le sponsorizzazioni triennali minori che sono scadute.
Intanto Trieste, rispettando scrupolosamente i limiti del budget, sembra aver chiuso, con gli ultimi ingaggi di Roberson e Sy, la campagna acquisti. Ma forse non è così. «Credo che la squadra sia fatta - commenta il coach Pancotto - certo l’analisi delle lacune mostrate nel campionato scorso mi avevano portato a richiedere soprattutto un tiratore e un difensore. Poi, come sempre, le esigenze si scontrano con la realtà del mercato e i mezzi finanziari a disposizione. Nonostante tutto, penso che anche dal punto di vista dei tiratori con Maric, Erdmann, Roberson, Casoli abbiamo una buona base di partenza. Ci siamo però riservati una via di fuga - confessa l’allenatore - dopo i tornei di Grado e Lignano valuteremo se la squadra è completa o se non è il caso di acquistare ancora un giocatore.»
Oggi la Coop, o ex Coop, ha cinque giocatori italiani: Casoli, Podestà, Camata e i giovani Cavaliero e Pigato; due giocatori americani: Erdmann e Roberson e tre comunitari: i croati Maric e Kelecevic e il francese Sy. Tutti i ruoli, come si evince dallo schema qui accanto, sono teoricamente coperti.
«Credo che confezionando una simile formazione, con un contratto addirittura triennale per Camata, ma anche con gli altri importanti ingaggi - commenta il presidente Roberto Cosolini - noi abbiamo dimostrato di voler dare alla città una squadra degna delle tradizioni triestine, ma anche in grado di ben figurare sui palcoscenici europei della Uleb cup. Mi auguro ora che il pubblico sappia rispondere come e meglio del solito sottoscrivendo in massa gli abbonamenti. Ma spero soprattutto - conclude Cosolini - che le aziende con le quali abbiamo allacciato prima di Ferragosto importi contatti, apprezzino i nostri sforzi e giungano finalmente alla firma del nuovo contratto di sponsorizzazione».
Silvio Maranzana
Il nuovo main sponsor, un’azienda di fuori Trieste (era impossibile che saltasse fuori un mecenate locale, ma l’aiuto potrebbe arrivare anche da molto vicino, cioè dal Friuli), garantirà per la prossima stagione 650-700 mila euro. A questo punto la Coop passerà a secondo sponsor limando il suo contributo dagli attuali 600 mila a 360-370 mila euro. Nelle partite di Coppa Uleb invece è molto probabile che Trieste giochi con la scritta Generali com’è già accaduto negli anni scorsi per la squadra di pallamano.
C’è però anche la possibilità che il nuovo main sponsor voglia garantirsi anche una visibilità internazionale. In questa seconda ipotesi Generali farà parte della coppia di secondi sponsor assieme alle Coop. La dirigenza della Pallacanestro Trieste incontrerà inoltre nei prossimi giorni anche i vertici di Acegas e Illycaffè nel tentativo di rinnovare le sponsorizzazioni triennali minori che sono scadute.
Intanto Trieste, rispettando scrupolosamente i limiti del budget, sembra aver chiuso, con gli ultimi ingaggi di Roberson e Sy, la campagna acquisti. Ma forse non è così. «Credo che la squadra sia fatta - commenta il coach Pancotto - certo l’analisi delle lacune mostrate nel campionato scorso mi avevano portato a richiedere soprattutto un tiratore e un difensore. Poi, come sempre, le esigenze si scontrano con la realtà del mercato e i mezzi finanziari a disposizione. Nonostante tutto, penso che anche dal punto di vista dei tiratori con Maric, Erdmann, Roberson, Casoli abbiamo una buona base di partenza. Ci siamo però riservati una via di fuga - confessa l’allenatore - dopo i tornei di Grado e Lignano valuteremo se la squadra è completa o se non è il caso di acquistare ancora un giocatore.»
Oggi la Coop, o ex Coop, ha cinque giocatori italiani: Casoli, Podestà, Camata e i giovani Cavaliero e Pigato; due giocatori americani: Erdmann e Roberson e tre comunitari: i croati Maric e Kelecevic e il francese Sy. Tutti i ruoli, come si evince dallo schema qui accanto, sono teoricamente coperti.
«Credo che confezionando una simile formazione, con un contratto addirittura triennale per Camata, ma anche con gli altri importanti ingaggi - commenta il presidente Roberto Cosolini - noi abbiamo dimostrato di voler dare alla città una squadra degna delle tradizioni triestine, ma anche in grado di ben figurare sui palcoscenici europei della Uleb cup. Mi auguro ora che il pubblico sappia rispondere come e meglio del solito sottoscrivendo in massa gli abbonamenti. Ma spero soprattutto - conclude Cosolini - che le aziende con le quali abbiamo allacciato prima di Ferragosto importi contatti, apprezzino i nostri sforzi e giungano finalmente alla firma del nuovo contratto di sponsorizzazione».
Silvio Maranzana