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Viola-Delfino, la parola ai legali

L'argentino si sta allenando con la Fortitudo e la società neroarancio sceglie la linea dura

REGGIO CALABRIA – La Viola è una tigre ferita. La squadra continua la sua preparazione al Centro sportivo Viola mentre la società studia le strategie per rendere l'organico sempre più forte. «Ma un occhio deve essere sempre tenuto al bilancio – dice il general manager Giuse Barrile – perché non ha senso fare un colpo oggi per chiudere battenti domani. Il nostro bilancio è sempre in primo piano, non possiamo prescindere da questo».
– Per questo non avete inseguito Beard? «Se noi vogliamo solo pensare di poter fare concorrenza a una corazzata come la Virtus Bologna significa che siamo già sull'orlo del precipizio. Noi conosciamo bene la realtà entro cui muoverci».
– Ma l'accordo l'avevate praticamente concluso. «È vero, ma era un accordo particolarmente vantaggioso per noi. Poi è arrivato Dado Lombardi con i soldi della Virtus e noi ci siamo fatti da parte».
– E ora che farete? «Continuiamo a lavorare».
– Avete altre idee? «Ne avevamo anche prima di sentirci molto vicini a Beard. Continueremo su quella strada».
– Quando pensate di poter concludere un altro accordo? «Noi non abbiamo fretta. Sappiamo che ci serve un'ala forte da quintetto e non vogliamo sbagliare. Certo che se si presenta l'occasione buona, come potevano essere Beard o Evtimov, non ce la lasceremo scappare ma, come ripeto, non abbiamo nessuno che ci punta una pistola alla tempia per fare in fretta. Il tempo lavora per noi».
– Il nome nuovo, nel ruolo di esterno, sembra quello di un grande talento jazz: Duke Tshomba ha anche talento cestistico? «Secondo quello che ho visto sì. È un atleta fenomenale che salta fino in cielo. E poi è anche un discreto tiratore e ha il passaporto belga. Direi che è un talento sul quale coach Lardo potrà lavorare per trasformarlo in un buon giocatore».
– Com'è stato lo scorso con Eze? «Precisamente. Quest'anno ci attendiamo grandi cose dal nostro lungo. A me sembra che sia cresciuto ancora qualche centimetro e se è cresciuto anche tecnicamente avremo fatto davvero un grande colpo».
– Per questo motivo non ha grande fretta di mettere sotto contratto l'ala forte? «L'ho detto prima. Vogliamo valutare tutto bene. E non scordiamoci che abbiamo sempre Tony Williams, un americano che è tra i più sottovalutati ma anche tra i più efficaci tra quelli che abbiamo visto lo scorso anno».
– Capitolo Ivory. «È arrivato e si è presentato subito in gran forma. Un ottimo biglietto da visita».
– È lui il sostituto di Carlos Delfino? «Delfino non ha sostituti. Ivory è semplicemente Ivory, un grande giocatore che ci servirà molto per aiutare la causa e centrare i nostri obiettivi».
– Ma con Rombaldoni, Lamma, Mazzarino, Ivory e J.J. Eubanks il cerchio degli esterni si chiude. «Questo è vero. Ma con Delfino è ormai una questione di puntiglio e di orgoglio. Anzi di lui e con lui non voglio più parlare finché la questione non sarà risolta».
– E come si risolverà considerato che il giocatore si sta già allenando con la Fortitudo Bologna? «Non lo so. Non sono un avvocato. La questione-Delfino, per quanto ci riguarda, l'abbiamo messa nelle mani degli avvocati. Saranno loro che dovranno trovare una soluzione».
Piero Gaeta
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