PESARO - Tutti a casa, ieri pomeriggio, e oggi totale relax. I biancorossi hanno terminato l’avventura a Folgaria e sono rientrati dal ritiro. Tutti e quindici (più staff): ossia i dieci titolari e cinque Juniores: Gennari, Cortesi, Gurini, Valentini e Bruno.
Dopo la prima settimana fitta di carichi, il preparatore atletico Marzio Baducci - che gestisce il lavoro assieme a Roberto Venerandi, che si occupa principalmente del settore giovanile - fa il punto della situazione: «Abbiamo lavorato duramente, con sedute atletiche: corsa e potenziamento muscolare e basket. Le condizioni sono quelle tipiche di inizio stagione, dalle quali è stato possibile iniziare subito il lavoro specifico. Non è stato necessario recuperare dall’ozio estivo. L’aspetto più positivo è che c’è una buona predisposizione al lavoro». Come hanno risposto i vecchi e i nuovi? «I ragazzi dell’anno scorso hanno seguito il programma che avevo preparato per loro, gli altri hanno prolungato parecchio la stagione, quindi in parte erano allenati. Non parlo dei singoli, perchè la squadra è abbastanza uniforme, anche se ci sono delle piccole distinzioni da fare. Gli ultimi arrivati? Si sono dimostrati subito volenterosi, erano già pronti per cominciare appena scesi dall’aereo». Cosa le chiede principalmente Marco Crespi? «Il coach vuole che si giochi un basket aggressivo e brillante, sfruttando le caratteristiche dei ragazzi. La velocità e la resistenza alla velocità sono i primi obiettivi». Quali le differenze rispetto alla preparazione dell’estate scorsa? «Beh, sono diversi i criteri di gioco. Prima c’era un basket più controllato, ora la squadra è nettamente più giovane e sono tutti atleti di discreta qualità. I lunghi, ad esempio, possono correre tanto e - almeno dal punto di vista fisico - posso assicurare ai tifosi che non rimpiangeranno Joseph Blair!». Quanto è importante questa prima fase di lavoro? «Qui si gettano i presupposti per il futuro, poi il lavoro andrà mantenuto e ripreso. L’anno scorso questa parte è un po’ mancata: tra Nazionali e infortuni avevamo iniziato a singhiozzo». Per quando è previsto il raggiungimento del top della forma? «Negli sport di squadra - a differenza di quelli individuali - non esiste un momento di massima forma - prosegue Marzio Balducci - Bisogna essere sempre vicini al massimo e mantenerlo il più a lungo possibile. Il top - in teoria - dovrebbero essere i play-off». A Pesaro i ritmi cambieranno? «No, si proseguirà con le doppie sedute giornaliere, ad eccezione del lunedì. Il periodo preparatorio non si esaurisce con la fine del ritiro, si andrà avanti fino a inizio campionato. Poi i carichi saranno diversi».
Intanto lunedì 26 parte la campagna abbonamenti, con la prima settimana dedicata agli adulti. Nel frattempo è sempre attiva l’infoline 328/0827746, alla quale rivolgersi per qualsiasi informazione o chiarimento. Inoltre, tutte le notizie sulla vendita delle nuove tessere sono consultabili presso i “totem" ubicati in tutte le agenzie della Banca Popolare dell’Adriatico, all’Ipercoop, IperRossini, al campo del Basket Giovane in Viale Trieste, al Bar Central in Piazza del Popolo e al Bar Margarita di Viale Trieste.
Camilla Cataldo
Dopo la prima settimana fitta di carichi, il preparatore atletico Marzio Baducci - che gestisce il lavoro assieme a Roberto Venerandi, che si occupa principalmente del settore giovanile - fa il punto della situazione: «Abbiamo lavorato duramente, con sedute atletiche: corsa e potenziamento muscolare e basket. Le condizioni sono quelle tipiche di inizio stagione, dalle quali è stato possibile iniziare subito il lavoro specifico. Non è stato necessario recuperare dall’ozio estivo. L’aspetto più positivo è che c’è una buona predisposizione al lavoro». Come hanno risposto i vecchi e i nuovi? «I ragazzi dell’anno scorso hanno seguito il programma che avevo preparato per loro, gli altri hanno prolungato parecchio la stagione, quindi in parte erano allenati. Non parlo dei singoli, perchè la squadra è abbastanza uniforme, anche se ci sono delle piccole distinzioni da fare. Gli ultimi arrivati? Si sono dimostrati subito volenterosi, erano già pronti per cominciare appena scesi dall’aereo». Cosa le chiede principalmente Marco Crespi? «Il coach vuole che si giochi un basket aggressivo e brillante, sfruttando le caratteristiche dei ragazzi. La velocità e la resistenza alla velocità sono i primi obiettivi». Quali le differenze rispetto alla preparazione dell’estate scorsa? «Beh, sono diversi i criteri di gioco. Prima c’era un basket più controllato, ora la squadra è nettamente più giovane e sono tutti atleti di discreta qualità. I lunghi, ad esempio, possono correre tanto e - almeno dal punto di vista fisico - posso assicurare ai tifosi che non rimpiangeranno Joseph Blair!». Quanto è importante questa prima fase di lavoro? «Qui si gettano i presupposti per il futuro, poi il lavoro andrà mantenuto e ripreso. L’anno scorso questa parte è un po’ mancata: tra Nazionali e infortuni avevamo iniziato a singhiozzo». Per quando è previsto il raggiungimento del top della forma? «Negli sport di squadra - a differenza di quelli individuali - non esiste un momento di massima forma - prosegue Marzio Balducci - Bisogna essere sempre vicini al massimo e mantenerlo il più a lungo possibile. Il top - in teoria - dovrebbero essere i play-off». A Pesaro i ritmi cambieranno? «No, si proseguirà con le doppie sedute giornaliere, ad eccezione del lunedì. Il periodo preparatorio non si esaurisce con la fine del ritiro, si andrà avanti fino a inizio campionato. Poi i carichi saranno diversi».
Intanto lunedì 26 parte la campagna abbonamenti, con la prima settimana dedicata agli adulti. Nel frattempo è sempre attiva l’infoline 328/0827746, alla quale rivolgersi per qualsiasi informazione o chiarimento. Inoltre, tutte le notizie sulla vendita delle nuove tessere sono consultabili presso i “totem" ubicati in tutte le agenzie della Banca Popolare dell’Adriatico, all’Ipercoop, IperRossini, al campo del Basket Giovane in Viale Trieste, al Bar Central in Piazza del Popolo e al Bar Margarita di Viale Trieste.
Camilla Cataldo