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Carmenati, un coach-factotum

"Diciamo che tutto questo lavoro a 360 gradi fa parte del mio contratto..."

FABRIANO — Sette uomini sette con l'arrivo di John Turner che verrà ufficializzato oggi e la speranza che gioventù faccia rima con sorpresa. Eccolo il Fabriano basket che sta prendendo corpo in vista del primo test di lunedì prossimo con il Teramo e che lentamente sta mettendo insieme i pezzi di un tribolato mosaico praticamente tutto nuovo. Un «inedito» con mille incognite, ma, perché no, anche l'intrigante fascino della scommessa al buio.
Panca minima. Quintetto con Nunez, Hulett, Porter, Clark e Turner di nuovo a Fabriano nove anni dopo la sua prima volta con il compianto Mangano in panchina e quel folletto di Dennis Williams in cabina di regìa. E le seconde linee? Capitan Gattoni cambio dei piccoli, Kingombe dei lunghi, per il resto un trionfo del made in Fabriano. Di sicuro tra i dieci ci sarà Andrea Romagnoli e poi due tra gli altri prodotti del vivaio Vico, Paleco, Genovese e De Angelis. Sempre che… «Sempre che — sottolinea Carmenati — non si possa trovare sul mercato un 'jolly' a basso costo in grado di ricoprire più ruoli sia dentro che fuori. Un tipo alla Ferroni, insomma, compatibile con le risorse economiche societarie e capace di assecondare le mie richieste di allenatore per rendere più competitivi i rincalzi».
Coach factotum. Il dimagritissimo Carmenati, insomma, resiste. Anche se in questi giorni si è inventato una figura innovativa del basket italiano a metà tra coach, giemme e… inserviente societario. «Per fortuna negli ultimi due giorni sono riuscito a stare in palestra per quattro ore», sottolinea il tecnico. «Diciamo che tutto questo lavoro a 360 gradi fa parte del mio contratto con… la fabrianesità. Certo, l'impegno è tanto e mi rendo conto di quale sia la situazione societaria, ma continuo a credere nel progetto, perché dalla nostra avremo una formazione molto atletica, con grande intensità nel gioco soprattutto difensivo e una buona dose di talento. Inesperienza e panchina corta potrebbero essere un problema, però con l'intercambiabilità dei quintetti Nunez e Gattoni giocheranno spesso insieme e sotto Clark può adattarsi da pivot, come pure Porter è in grado di dare una mano anche utilizzato da ala forte».
Nuovi arrivi. Oggi in città dovrebbe giungere Porter, giovedì o venerdì l'attesissimo Hulett alle prese con i problemi .
Alessandro Di Marco
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