PESARO — Verrebbe da dire: provare per credere. Ma forse c'è il copyright di Aiazzone e sarebbero guai. Di conseguenza ci limiteremo a dire che la Scavolini da scoprire quest'anno ha deciso di lanciare, indirettamente, un'operazione «porte aperte». Lo ha detto il coach Marco Crespi, lo hanno ripetuto i dirigenti a partire da Lucio Zanca: «La squadra è nuova, giovane, venite a vederla sin dagli allenamenti».
Porte aperte oggi alle 18 al Bpa Palas con tanta curiosità, da una parte e dall'altra: «I nuovi, da Christoffersen a Gilbert, fino a Mc Ghee sono curiosi di conoscere la città, i loro nuovi tifosi. Sono tutti giovani e ben disposti...», spiega il vice-allenatore Stefano Cioppi. Insomma quale miglior biglietto da visita degli allenamenti, duri, veloci, senza schemi troppo fissi, di Marco Crespi per ricominciare. E per vedere dal vivo, con i propri occhi, se il monumento danese è così veloce da correre con gli altri in transizione; se Mc Ghee è davvero così bravo nell'uno-contro-uno con la mano sinistra e ha anche un buon tiro frontale e, se, per chiudere, Gilbert mano calda non è solo il tiratore «di striscia» che ci hanno raccontato i «cugini» di Missouri, ma anche un «torello» capace di penetrare adeguatamente.
Insomma la Scavolini fa il verso ad Aiazzone ed alla Renault perché sa che deve far dimenticare una stagione alla camomilla, di quelle che possono far dire basta non solo al patron ma anche a qualche tifoso di mezza età. Non ai più giovani, i quali, dopo aver incassato le delusioni per gli addii degli idoli del recente passato sperano che tra gli «emergenti» messi insieme da Crespi, Pascucci, Costa e Zanca ci siano i loro nuovi eroi. «Non vedo l'ora di tornare al basket giocato», dicono una parte dei tifosi cibernetici del web. Gli stessi che nel sito della società hanno espresso a più riprese dubbi sulle scelte tecniche della società, sul costo degli abbonamenti ed altre facezie. Gli stessi che, in realtà, sarebbero pronti ad entusiasmarsi per una squadra capace di lottare, giocare con entusiasmo ed in velocità e, soprattutto, di vendere cara la pelle.
Gli allenamenti a porte aperte (lo erano anche con Pillastrini, mentre Caja aveva interrotto la tradizione) del pomeriggio consentiranno di verificare la trasformazione di gioco rispetto al recente passato. Con un gioco offensivo molto più libero e basato sulla transizione.
Nel frattempo si attende l'arrivo di Norm Richardson, l'ultima tessera del puzzle biancorosso. La documentazione per il visto è partita verso gli Usa, ma difficilmente l'ex-Chicago Bulls arriverà prima della prossima settimana. Sicuramente non ci sarà per l'esordio di venerdì prossima a Rimini contro gli universitari di Providence. Ma ci saranno altre occasioni (vedi programma a fianco) per verificare il valore della guardia titolare scelta da Crespi. Nel frattempo va avanti l'operazione abbonamenti, con Ario Costa che risponde spesso e volentieri direttamente all'infoline (328 0827746): spiega, dà indicazioni, risolve i problemi (soprattutto per le famiglie). L'incognita abbonamenti comincerà a svelarsi sin da lunedì prossimo.
Porte aperte oggi alle 18 al Bpa Palas con tanta curiosità, da una parte e dall'altra: «I nuovi, da Christoffersen a Gilbert, fino a Mc Ghee sono curiosi di conoscere la città, i loro nuovi tifosi. Sono tutti giovani e ben disposti...», spiega il vice-allenatore Stefano Cioppi. Insomma quale miglior biglietto da visita degli allenamenti, duri, veloci, senza schemi troppo fissi, di Marco Crespi per ricominciare. E per vedere dal vivo, con i propri occhi, se il monumento danese è così veloce da correre con gli altri in transizione; se Mc Ghee è davvero così bravo nell'uno-contro-uno con la mano sinistra e ha anche un buon tiro frontale e, se, per chiudere, Gilbert mano calda non è solo il tiratore «di striscia» che ci hanno raccontato i «cugini» di Missouri, ma anche un «torello» capace di penetrare adeguatamente.
Insomma la Scavolini fa il verso ad Aiazzone ed alla Renault perché sa che deve far dimenticare una stagione alla camomilla, di quelle che possono far dire basta non solo al patron ma anche a qualche tifoso di mezza età. Non ai più giovani, i quali, dopo aver incassato le delusioni per gli addii degli idoli del recente passato sperano che tra gli «emergenti» messi insieme da Crespi, Pascucci, Costa e Zanca ci siano i loro nuovi eroi. «Non vedo l'ora di tornare al basket giocato», dicono una parte dei tifosi cibernetici del web. Gli stessi che nel sito della società hanno espresso a più riprese dubbi sulle scelte tecniche della società, sul costo degli abbonamenti ed altre facezie. Gli stessi che, in realtà, sarebbero pronti ad entusiasmarsi per una squadra capace di lottare, giocare con entusiasmo ed in velocità e, soprattutto, di vendere cara la pelle.
Gli allenamenti a porte aperte (lo erano anche con Pillastrini, mentre Caja aveva interrotto la tradizione) del pomeriggio consentiranno di verificare la trasformazione di gioco rispetto al recente passato. Con un gioco offensivo molto più libero e basato sulla transizione.
Nel frattempo si attende l'arrivo di Norm Richardson, l'ultima tessera del puzzle biancorosso. La documentazione per il visto è partita verso gli Usa, ma difficilmente l'ex-Chicago Bulls arriverà prima della prossima settimana. Sicuramente non ci sarà per l'esordio di venerdì prossima a Rimini contro gli universitari di Providence. Ma ci saranno altre occasioni (vedi programma a fianco) per verificare il valore della guardia titolare scelta da Crespi. Nel frattempo va avanti l'operazione abbonamenti, con Ario Costa che risponde spesso e volentieri direttamente all'infoline (328 0827746): spiega, dà indicazioni, risolve i problemi (soprattutto per le famiglie). L'incognita abbonamenti comincerà a svelarsi sin da lunedì prossimo.
Fonte: Il Resto del Carlino